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Milan, dopo l’Atalanta un altro cerchio da chiudere: Pioli può trionfare dove due anni fa scacciò l'ombra di Rangnick
Due anni dopo, qualcosa di meno, il Milan torna a Sassuolo e trova una squadra che promette di non fare da sparring partner: la brutta sconfitta dell’andata (1-3) sta a ricordare come basti veramente poco per essere sorpresi dai gioielli di Dionisi. Cosa cambia rispetto a quel pomeriggio? Che davanti a Maignan c’erano Kjaer e Romagnoli, mentre domenica giocheranno Tomori e Kalulu, capaci assieme al portierone francese di tenere intonsa la rete in 8 delle ultime 10 partite. C’era Ibra, ci sarà Giroud. C’era Bakayoko, poi accantonato, ci sarà lo strepitoso Tonali di questo finale di stagione. Ci sono tanti motivi, insomma, per aspettarsi quantomeno una partita differente. E Pioli, visto che ha due risultati su tre, spera che differente sia anche l’esito 1X2.