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    Un Milan di alto profilo esiste solo con Leao: senza di lui, è una squadra limitata

    Un Milan di alto profilo esiste solo con Leao: senza di lui, è una squadra limitata

    • Sandro Sabatini
      Sandro Sabatini
    Un altro clamoroso errore dell’arbitro ai danni del Monza. Un’altra clamorosa esclusione di Fonseca, ai danni di Leao. Alla fine vince il Milan. Sia chiaro: senza entusiasmare. Ma il risultato consente, almeno per un po’, di soffiare sull’aria pesante che si respira attorno all’allenatore rossonero.

    Domanda un po’ retorica e tanto arrabbiata: che ha fatto di male il Monza per “meritare” due gol regolari, entrambi annullati? Era accaduto mercoledì a Bergamo, contro l’Atalanta. È successo di nuovo in casa contro il Milan. Un errore più incomprensibile dell’altro. Stavolta l’arbitro si chiama Feliciani. Non passerà alla storia arbitrale. Passa semmai alla cronaca dell'undicesima giornata di serie A 2024/25. Il Monza protesta, ma non serve a nulla. E proprio come mercoledì, il Milan ringrazia e punisce. Lo fa con un gol di Reijnders a capo di un contropiede quattro contro due. E così rimedia una vittoria che consente a Fonseca di boccheggiare un po’, aspettando i prossimi verdetti.

    Il risultato è semplice da raccontare, la prestazione più complicata. Non è stata una bella partita. Ma la poca bellezza vista in campo è stata tutto merito del Monza in generale e di Daniel Maldini in particolare. Nel Milan si è rivisto Maignan decisivo (miracolo nel primo tempo), con il supporto dell'ormai fondamentale Reijnders a prescindere dal gol, più la saggezza di Morata che nella ripresa ha gestito gli spazi liberi con calma e intelligenza da campione. Da tutti gli altri note più o meno positive (tipo Fofana) o negative (Okafor) o abituali (Pulisic), con un paragrafo dedicato a Rafa Leao, cui Fonseca ha concesso la solita mezz’ora accademica, dal 62’ in poi.

    Il numero 10 del Milan ha alternato lampi di classe a errori da dilettante. Ma non è questo il punto. Il punto è un altro ed è evidentissimo: un Milan di alto profilo può esistere solo con il recupero di Rafa Leao. Senza di lui, con tutto il rispetto per chi lo rimpiazza, diventa automaticamente un Milan modesto, magari operaio e generoso, ma comunque limitato. Non ambizioso, ecco. Ed ecco perché attraverso il recupero di Rafa Leao passano sia la stagione rossonera sia il giudizio complessivo su Fonseca. Che sarà anche un discreto allenatore e una persona a modo, nessun dubbio, ma non può continuare a colpevolizzare il miglior giocatore in rosa. Per il bene di chi?

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