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Milan, Deulofeu: 'Paragone con Messi, Ronaldinho e futuro: vi dico tutto'
Quando hai capito che saresti potuto diventare un calciatore professionista?
"Non ricordo un momento particolare, posso dirti però che il calcio mi ha tenuto compagnia fin da piccolo. Ho iniziato a quattro anni seguendo mio padre, anche lui calciatore ma non a livello professionistico, a 9 prendevo il taxi per andare agli allenamenti del Barcellona. Ricordo che quando arrivavo con lui al campo mi davano un pallone e mi piaceva moltissimo… evidentemente era scritto nel mio destino".
Quattro anni fa il quotidiano Marca ti dedicò la copertina definendoti il nuovo Messi. Quanto hanno influito certi giudizi nel corso della tua carriera?
"Alla fine sono stati più un danno che un vantaggio. Di solito non leggo i giornali ma quel titolo a cui ti riferisci lo ricordo bene e ha finito per nuocermi, suscitando troppe aspettative tra i tifosi del Barcellona. Di Messi ce n'è uno solo".
C'è un compagno del tuo passato recente con il quale torneresti a giocare volentieri?
"Con alcuni colleghi sono rimasto in contatto. Parlo del difensore della Lazio Patric e dell'attaccante della Fiorentina Tello, che come me provengono dalla 'cantera' del Barcellona. Altri due non giocano in Italia ma li sento spesso: Jean Marie Dongou che ora milita nel Saragozza e Iker Muniain dell'Athletic Bilbao. Con quest'ultimo ci diciamo spesso che sarebbe bello poter giocare, un giorno, nella stessa squadra".
È difficile avere amicizie nel calcio?
"Penso di sì. I miei amici nell'ambiente si contano sulle dita di una mano".
E fuori dal calcio?
"Mi è rimasto qualche amico d'infanzia. Esco poco e non faccio vita mondana, il tempo libero mi piace trascorrerlo con la mia famiglia oppure con quella di mia moglie".
Qual è il tuo sogno da calciatore?
"Il mio sogno è nel presente, per esperienza ho imparato che è meglio dimenticare in fretta il passato e concentrarsi sull'attualità. Il futuro arriverà, ora chiedo solo di continuare a vivere il momento felice che sto passando con il Milan".
Chi sono i tuoi miti dello sport?
"Nel calcio Ronaldinho, che ho ammirato quando giocava nel Barcellona. Per me è sempre stato un punto di riferimento".