La partita perfetta! Perfetta per una vittoria comoda che permetterà a Gattuso di passare un'altra sosta in serenità. Perfetta perché il Chievo è l'avversario ideale oggi per far trovare ritmo e fiducia a chi ne aveva bisogno. Perfetta perché per l'ennesima volta abbiamo capito che cosa vuol dire giocare con un attaccante degno di questo nome, degno della maglia che indossa. Un anno fa il Milan avrebbe infatti rischiato seriamente di non vincere anche partite del genere. Per fortuna, anzi per merito di Leonardo, oggi la musica è cambiata e ora tocca a Gattuso far diventare questa squadra il Milan di Higuain, non solo contro avversari materasso. Rino deve accettare che questa è una squadra “debole” di testa, senza grandissime qualità tecniche, fisiche e di personalità. E’ una squadra largamente imperfetta e con tante incertezze, figlie di troppi anni di delusioni, cambiamenti e sconfitte. Meno filosofia e più pragmatismo. Solo così il Milan troverà continuità di risultati. Può esistere solo un'eccezione a tutto questo, Zlatan Ibrahimovic. Tutti, o almeno la grande maggioranza, dei difetti di qui sopra scomparirebbero in un solo colpo. Ibra porterebbe alla rosa quel carisma, quella leadership che nemmeno Higuain è stato in grado di portare finora.