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    Milan: dal mistero della caparra di Sino Europe all'ipotesi Renzo Rosso, il punto

    Milan: dal mistero della caparra di Sino Europe all'ipotesi Renzo Rosso, il punto

    Passano i giorni e la questione relativa al futuro assetto societario del Milan è sempre più avvolto nel mistero. Sino Europe Sports non ha ancora inviato la terza caparra da 100 milioni di euro che le consentirebbe di risedersi attorno al tavolo con i manager di Fininvest per rinegoziare il contratto di acquisto del pacchetto azionario rossonero e procedere entro i prossimi mesi alla definizione del closing.

    BERLUSCONI RIFLETTE - Nonostante entrambe le parti facciano trasparire un certo ottimismo sulla vicenda, secondo quanto risulta a calciomercato.com le cose non stanno procedendo secondo le tempistiche sperate, a causa anche delle forti limitazioni imposte dal governo cinese all'esportazione di capitali all'estero. Una situazione che sta alimentando il disappunto e il nervosismo di Silvio Berlusconi, che sperava di ricevere il terzo bonifico entro la scorsa settimana e che inizia a valutare seriamente l'ipotesi di tenersi ancora il Milan. Con 200 milioni di euro in più in tasca, quelli della doppia caparra che avrebbero dovuto rappresentare la garanzia sul versamento da parte di SES dei restanti 320.

    IL RUOLO DI RENZO ROSSO - Berlusconi potrebbe dunque rimanere al timone del club di via Aldo Rossi in caso di fallimento della trattativa per la sua cessione, ma non si può nemmeno escludere l'ipotesi secondo la quale l'ex premier possa cercare nuovi investitori sul mercato. A tal proposito, nelle ultime ore è stato fatto insistentemente il nome di Renzo Rossi, grande tifoso rossonero e patron di Diesel, il marchio che veste il Milan dopo la conclusione del rapporto con Dolce e Gabbana. Rumors alimentati dalla sua vicinanza a Berlusconi, dal desiderio mai nascosto di quest'ultimo di cedere il Milan a imprenditori italiani piuttosto che ricorrere alla soluzione straniera. E poi ci sono quelle parole dello stesso Rosso (che ha già investito nel calcio, attraverso il figlio Stefano, nella Bassano Virtus, club di Lega Pro), nei giorni scorsi, a proposito del Milan: "Io presidente del Milan? Avere una società come questa è molto impegnativo, servono sforzi economici importanti. Per il momento mi limito a vestire la società. Il Milan è un sogno, potrei collaborare con loro ma non in maniera importante come qualcuno vorrebbe". Che sia un messaggio in codice che autorizzi a ipotizzare un suo possibile ingresso nel club, magari come socio di minoranza? 

    Per ora si tratta solo di voci, di sussurri ma, in caso di mancato closing e di chiusura definitivamente delle discussioni con SES, non si può escludere che Berlusconi percorra altre strade.

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