Il Milan deve ripartire dai giovani, a maggior ragione da quelli cresciuti nel proprio settore giovanile. E' diventato un ritornello quasi stucchevole quello ribadito dai dirigenti di oggi (Galliani) e quelli del domani (Barbara Berlusconi), eppure la musica continua a essere diversa. Non c'è spazio per i giocatori di maggiore prospettiva, da Niang a Saponara, passando per il centrocampista Bryan Cristante (18), che ha debuttato a Verona nel finale del mtach col Chievo ed è andato in gol nell'ultima amichevole con lo Young Boys, ma che non riesce a convincere Allegri a concedergli qualche chance in più tra campionato e Champions League. Situazione che ha portato il suo agente Giuseppe Riso, intervistato da spaziomilan.it, a paventare una partenza in prestito a gennaio: "Sicuramente la situazione del Milan non l’ha aiutato e i dubbi della società lo hanno frenato, ma un giocatore quando è forte è forte. Troppe panchine non vanno bene. Bryan merita più spazio, è apprezzato da Allegri ma manca qualche fatto. Parliamo di uno, se non il primo, dei classe ’95 più forti d’Europa. Non escludo una cessione in prestito. Parleremo con la società e capiremo insieme quello che è meglio per tutti".

Catania, Sampdoria e Parma si sono fatte avanti nelle scorse settimane, ma sino a questo momento la società rossonera ha sempre risposto picche. Grande protagonista anche nella doppia sfida di Youth League col Barcellona tra le fila della Primavera di Inzaghi (con cui è andato a segno in entrambe le occasioni), al momento Cristante non viene considerata una valida alternativa a Montolivo, De Jong e Poli, i giocatori più impiegati dal tecnico livornese in mediana insieme all'infortunato Muntari. E anche il recente avanzamento a centrocampo di Constant rischia di togliergli ulteriore spazio: un motivo in più per cercare maggiore considerazione altrove prima di fare ritorno al Milan a giugno, quando le prospettive di impiego potrebbero essere diverse.