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Milan, scatta l'allarme: serve un portiere e Pioli ha un altro problema
BRUTTA PROVA - Il tonfo contro gli olandesi preoccupa Pioli in vista di Salerno, dove il prossimo 4 gennaio i rossoneri daranno il via a una seconda parte di stagione che si preannuncia infuocata. In Italia e in Europa. Assenze a parte (i "soliti" Ibrahimovic, Florenzi e Maignan, ma anche Origi, Krunic e Messias, oltre ai finalisti in Qatar Giroud ed Hernandez), in terra olandese il Diavolo non ha convinto in nulla. Nemmeno nelle scelte iniziali: bocciata l’idea Dest a sinistra, inconsistente - e non è una novità - De Ketelaere sulla trequarti. Male Mirante in porta, apparso poco sicuro in diverse occasioni (comprese le reti). In attesa del titolare Maignan, il Milan ha un problema non da poco tra i pali: il vice è una necessità per lanciare l’inseguimento al Napoli capolista. Sufficienti rispetto a quelle dei compagni di squadra (e considerando il contesto), le prestazioni di Saelemaekers e del rientrante Calabria, oltre che di Leao, unico in grado di ravvivare la manovra (nonostante una piena brillantezza ancora da ritrovare).
TESTA E GAMBE - L'ultima partita dell'anno è stata negativa per i rossoneri, sia nelle gambe che nella testa. Mancanza di concentrazione, di voglia, di idee. Cose notate anche da Paolo Maldini in tribuna, spesso e volentieri ripreso dalle telecamere nell’atto di scuotere la testa. Un segnale chiaro che c’è qualcosa che non va. E mercoledì c’è la Salernitana: la corsa del Diavolo parte da lì, stavolta con in palio punti veri.