Calciomercato.com

  • Milan, cosa filtra sul riscatto di De Ketelaere: le cifre con l'Atalanta

    Milan, cosa filtra sul riscatto di De Ketelaere: le cifre con l'Atalanta

    • Daniele Longo
      Daniele Longo
    L’inizio di stagione, con il gol segnato pronti e via al Sassuolo, sembrava segnare la rinascita di De Ketelaere con la maglia dell’Atalanta. Qualche assist, un paio di prestazioni all’altezza prima del calo e i recenti problemi fisici: l’aura del belga sembra essersi già spenta. Charles sta confermando tutte le sensazioni del suo primo anno al Milan: la stoffa del grande giocatore c’è, cosi come alcuni colpi, ma caratterialmente il belga è ancora troppo fragile. Alla prima giocata sbagliata corre il rischio di ricadere nella negatività. Ora tocca all’ex Bruges dimostrare che la parola reazione fa parte del suo vocabolario calcistico. 

    Ascolta "Milan, cosa filtra sul riscatto di De Ketelaere: le cifre con l'Atalanta" su Spreaker.

    LE CIFRE - È bene ricordare che l’Atalanta ha già versato 3 milioni di euro nelle casse del Milan per il prestito oneroso di De Ketelaere. Il diritto di riscatto fissato a 23 milioni + 4 di bonus, cifra che permette al club rossonero di non registrare una minusvalenza per il residuo a bilancio del belga, dopo l’investimento di 35 milioni dell’estate del 2022. Nessuna clausola per il contro riscatto ma è stata inclusa una percentuale sulla futura rivendita del calciatore pari al 10%.

    POSIZIONE ATALANTA - Gasperini gli ha dato fiducia fin dal primo giorno di ritiro convinto che un giocatore con quelle caratteristiche tecniche e fisiche potesse esaltarsi nel credo calcistico che da anni porta avanti con orgoglio nella sua Atalanta. L’intenzione è quella di insistere su di lui nelle prossime partite perché oltre ad essere una risorsa Charles resta una scommessa da vincere per la Dea. A tutti i costi. L’idea resta quella di puntare ancora con decisione su De Ketelaere. Sono ancora più alte le possibilità di un acquisizione a titolo definitivo dal Milan per il belga ma l’ultima parola l’avrà solo il campo. 

     

    Altre Notizie