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  • Milan: cosa fare con Origi

    Milan: cosa fare con Origi

    • Simone Gervasio
    Uno dei tormentoni che sta caratterizzando queste ultime altalenanti stagioni del Milan è l’aura di mistero che circonda Divock Origi, totalmente sparito dai radar rossoneri dopo essere arrivato in pompa magna nell’estate del 2022. Da allora il belga, una leggenda del Liverpool, come l’ha definito il suo ex allenatore Klopp, ha segnato solo 2 goal in 36 gare in tutte le competizioni. Il colpo a zero di Maldini e Massara si è rivelato insomma un boomerang che ha affossato per diversi anni il Milan e che continua a essere un problema: l’attaccante infatti ha ancora un anno e tre mesi di contratto mal contati. La sua disastrosa avventura in rossonero finirà nel giugno 2026.

    NO AI PRESTITI - Solo allora il classe 1995, dunque 29enne, tutt’altro che un’età avanzata nel calcio di oggi, farà le valigie e si appresterà ad affrontare una nuova sfida nella sua carriera. D’altronde il club di viale Aldo Rossi l’aveva provato a proporre a diverse squadre nelle ultime sessioni di mercato, in Italia e all’estero, ricevendo però solo no dal belga che continuava ad avere apprezzamenti in Turchia e Arabia Saudita. L’unico prestito a cui aveva detto sì, quello al Nottingham Forest nella stagione 2023/2024, si era rivelato anche quello un flop e l’aveva convinto a non riprovarci con questa formula.

    NO RESCISSIONE - Erano stati rimandati al mittente anche tutti i tentativi del Milan di arrivare a una rescissione contrattuale: nessuno di essi aveva convinto il giocatore che – ed è opportuno ricordarlo – guadagna 4 milioni di euro netti all'anno, più di 300.000 euro al mese. Una cifra questa che gli viene ovviamente garantita anche ora che è fuori rosa, che si allena da solo e che non rientra minimamente nei piani del club che mai ha puntato su di lui da quando è tornato dalla Premier League. Il giocatore è un separato in casa, non lavora coi compagni, è stato anche lontano da Milano e, in accordo col club, si è allenato in diverse città con un preparatore personale pur di non lasciare il Paese e perdere il suo diritto di avvalersi del decreto crescita.

    FLOP - Una parabola assurda quella di Origi, amato a Liverpool, club che ha aiutato a riportare ai vecchi fasti in Inghilterra e in Europa, e ora desaparecido in Italia. Parliamo di un giocatore che Klopp aveva battezzato come "uno dei migliori finalizzatori mai allenati" e che ora di fatti si trova a un punto morto della sua carriera dopo flop clamorosi e tantissimi infortuni. E, per paradosso, anche il Milan nei suoi confronti può poco, messo spalle al muro com’è da un contratto lunghissimo di 4 anni e che ancora dista dalla sua conclusione. Niente prestiti, niente risoluzioni, al club non spetta altro che aspettare la fine del rapporto per poi salutare quello che è stato di certo un colpo sbagliato. Ad ora infatti non si intravedono ripensamenti di Origi, nessuna intenzione di tornare sui propri passi e accordarsi per terminare anzitempo il matrimonio col Milan. Non dovesse cambiare idea, i prossimi 15 mesi saranno gli ultimi suoi col Diavolo. In campo manca da quasi un anno: era il 21 aprile 2024 quando, in maglia Forest, giocò 10' contro l’Everton. Sono invece quasi due quelli da quando non veste rossonero. Era il 28 maggio 2023 e disputò 4' contro la Juventus. Due comparsate come la sua nei libri di storia del Milan, una storia da dimenticare e destinata a finire, anche se non a breve.

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    Utente CM 633802
    Utente CM 633802

    Non è un Uomo!!!!! Non ha Vergogna!!!! Li spenderà tutti in Medicine.

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