Milan-D'Ambrosio: uno ora è di troppo
Milan-D’Ambrosio, l’affare è ormai in dirittura d’arrivo. La voce grossa mostrata dal presidente Urbano Cairo ha convinto i rossoneri a privarsi, già a gennaio, dei cartellini di Walter Birsa e Riccardo Saponara pur di mettere a tacere qualunque tipo di sospetto sull'accordo raggiunto con il calciatore. Una mossa astuta, da parte del dirigente dei granata, ma con nessuna possibilità di trattenere il forte esterno campano, destinato, in scadenza di contratto a lasciare il club entro i prossimi 6 mesi.
Con l’arrivo di Danilo D’Ambrosio, tuttavia, il reparto esterni in casa rossonera si arricchirebbe di un altro importante tassello in ottica futura. Con la presenza in rosa di Urby Emanuelson, Ignazio Abate, Mattia De Sciglio e Kevin Constant, trascurando anche l’adattabilità di numerosi altri centrali difensivi come Cristian Zaccardo e Daniele Bonera, il reparto esterni in casa Milan risulta essere decisamente sovraffollato.
Se quello di Mattia De Sciglio sembra essere l’unico punto fermo di una squadra sempre più ritrovata, quelli dei due assistiti da Mino Raiola, in primis, paiono essere i principali candidati a lasciare i rossoneri già a gennaio. Se per Emanuelson il procuratore italo-olandese dovrà lavorare attivamente alla ricerca di una pretendente, per Abate il problema potrebbe essere facilmente arginabili. L'esterno napoletano gode di grande rispetto e popolarità, tanto da farlo risultare in cima alla lista di molti club italiani come Napoli e Juventus, ma anche di grandi club internazionali, con i più grandi estimatori che hanno sede in Russia, sponda Zenit. Difficilmente, anche partendo dal riscatto concluso soltante nell'estate 2013 con l'inserimento del cartellino di Rodney Strasser, Kevin Constant potrà avere mercato anche se c'è da registrare la possibilità che sia proprio il Torino a richiedere l'esterno francese per colmare il vuoto lasciato dalla cessione
Un'unica certezza e tanti possibili scenari. Con il derby alle porte e l’arrivo di D’Ambrosio, la sicurezza è che sugli esterni, ad oggi, qualcuno è di troppo.
