
Milan, corsa all'Europa e Coppa Italia: le tre missioni di Pioli

1. SOPPERIRE ALL’ASSENZA DI IBRA - Non possiamo che partire da qui, dall’assenza (forzata) di Ibra, fuori per almeno un mese, un mese e mezzo. Pioli avrà l’ingrato compito di trovare una quadrature del cerchio senza lo svedese. Possibile lo spostamento di Leao al centro, come punta, con Rebic a girargli attorno. Tra le idee al vaglio anche un possibile cambio di modulo, col ritorno al 4-3-3. Starà al tecnico trovare la formula giusta dal punto di vista tattico. Poi bisognerà sostituire Ibra anche nel suo ruolo di leader e guida del gruppo. Non sarà facile.
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2. VALORIZZARE I TALENTI - Pioli dovrà anche valorizzare i talenti, soprattutto giovani, che faticano a esprime il loro potenziale. Il mercato si avvicina, il Milan deve poter mettere in luce la propria argenteria. Leao, sempre lui al centro dei discorsi, può e deve crescere. Poi Daniel Maldini, che con tante gare può avere più spazio e Gabbia, il cui talento meriterebbe forse una chance. Poi le note dolenti, come ad esempio Paquetà. Insomma, sono tanti i giocatori del Milan che possono rilanciarsi nel finale di stagione. Starà a Pioli renderlo possibile.
3. MOTIVARE LA SQUADRA - La questione più spinosa, di sicuro quella più spiacevole di tutte. Pioli dovrà tenere alta l’attenzione e il rispetto della squadra nei suoi confronti, nonostante il sempre più probabile addio a fine stagione. C’è Rangnick che già organizza le sue truppe, ma fino al termine del campionato il Milan sarà ancora nelle mani di Pioli. Il cambio di guida tecnica non dovrà essere peso, non dovrà rappresentare una scusa per eventuali risultarti non eccelsi. Pioli ci proverà, ma dovrà inevitabilmente essere aiutato dalla squadra.
