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    Milan, continua il braccio di ferro con Raiola per Donnarumma: i retroscena della trattativa per il rinnovo

    Milan, continua il braccio di ferro con Raiola per Donnarumma: i retroscena della trattativa per il rinnovo

    • Daniele Longo
    Gianluigi Donnarumma è un patrimonio tecnico ed economico al quale il Milan non vuole rinunciare. Ma la partita a scacchi con Mino Raiola si sta rivelando più lunga e difficile del previsto. L'agente punta a un rinnovo super con ingaggio da doppia cifra mentre il club rossonero ha messo sul piatto un contratto di 5 anni a 7,5 milioni netti a stagione. Uno sforzo importante considerando le difficoltà enormi dettate dall'emergenza Covid. Il rinnovo resta un rebus che turba i tifosi ma non il portiere campano che sul rettangolo di gioco continua a essere decisivo come al solito.

    LA NUOVA IDEA DI RAIOLA - Mino Raiola non ha accettato la proposta del Milan, la sua intenzione è quella di rinnovare solo per altre due stagioni. Un accordo ponte per poi valutare il mercato quando, si spera, gli effetti del Covid saranno superati. E con un ingaggio superiore rispetto a quello messo sul tavolo dalla triade composta da Ivan Gazidis, Paolo Maldini e Frederic Massara. 

    LA POSIZIONE DEL MILAN - Il Milan è consapevole che un accordo di questo tipo si troverebbe costretto a trattare di nuovo con Mino Raiola nella prossima stagione. Uno scenario di certo non ideale considerando anche i diversi top club europei che già in queste settimane hanno preso informazioni sulla situazione del campione rossonero. Allo stato attuale, secondo quanto appreso, il club di via Aldo Rossi non è convinto di accordarsi per sole due stagioni. Ecco perché non sono arrivate novità circostanziali nonostante i tanti contatti delle ultime settimane. Gianluigi Donnarumma ha indicato nel Milan la sua priorità assoluta ma questo non basta in una trattativa complessa come quella che sta andando in scena da qualche mese a questa parte. Il braccio di ferro con Mino Raiola continua, le parti infatti si raggiorneranno presto. Frederic Massara e Paolo Maldini sperano di strappare almeno un accordo triennale ma la strada è ancora impervia.

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