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    Milan: con Seedorf torna di moda il trequartista

    Milan: con Seedorf torna di moda il trequartista

    TATTICA - Il modulo di Clarence? Il 4-3-1-2 è il più congeniale a lui e a Berlusconi, ma i piani di mercato ne risentirebbero...
    Con Seedorf al comando torna di moda il trequartista.
    Grande calciatore, abile comunicatore, disinvolto imprenditore. Agli occhi di Berlusconi, Clarence Seedorf rappresenta il dipendente perfetto. Quando il disamore presidenziale per Allegri ha raggiunto livelli incontrollabili, è stato l'olandese a occupare il primo posto sull'agenda del Cavaliere, che non sembra particolarmente intimorito dalle incognite legate a Clarence. Ce ne sono diverse: economiche, ambientali, di spogliatoio. E poi c'è la principale, dal momento che stiamo parlando di un tecnico: Seedorf non ha mai allenato, e quindi il punto interrogativo tattico è enorme. Saper guidare la squadra in campo non equivale automaticamente a essere un buon allenatore. Berlusconi, però, è convinto che Seedorf rinverdirebbe la filosofia aziendale: padroni del campo e del gioco, la missione numero uno.

    Le sue zolle - In che modo? Quale potrebbe essere il volto del Milan targato Clarence? Difficile pensare che il Professore possa portare chissà quali rivoluzioni tattiche. Seedorf al comando significherebbe quasi certamente una logica continuità rispetto ai suoi anni d'oro in rossonero. E quindi: 4-3-1-2 (o al massimo 4-3-2-1). Il ruolo chiave sarebbe ovviamente quello del trequartista. Cioè la posizione che lui ha ricoperto quasi sempre in carriera (in Italia ha giocato così oltre 200 partite) e con cui ha ottenuto le soddisfazioni maggiori. Anche ora, in quella che potrebbe essere la sua ultima stagione da giocatore, il tecnico del Botafogo lo impiega dietro le due punte. Lì dove Clarence si sente a proprio agio, sulle sue zolle di riferimento dalle quali può mettersi al servizio dei compagni così come sfruttare la vicinanza alla porta. Sono celebri le arrabbiature quando Allegri lo piazzava mezzala.

    Orientamento - Il problema è che il Milan, una volta appurato che Boateng non dava garanzie sulla trequarti, è stato disegnato in funzione del 4-3-3. E anche il mercato in entrata parrebbe orientato verso quest'ottica (l'interesse per Cerci ne è la prova più evidente). Se quindi Seedorf volesse tener fede al progetto che prevede il trequartista, occorrerebbe spostare il mirino altrove (il solo Saponara non può bastare). Per quanto riguarda i nomi eventualmente graditi a Clarence, è prematuro parlarne. L'identikit riguarda giocatori dai piedi buoni e capaci di adattarsi in più posizioni. Potrebbe avere buone chance di rientro alla base il connazionale Emanuelson, ad esempio, che al Milan con Allegri ha fatto di tutto: terzino, mezzala, trequartista e punta esterna. Urby recentemente ha detto di gradire il campionato inglese (è stato in prestito al Fulham), ma con Seedorf potrebbe cambiare opinione.

    Attesa - Clarence intanto ha appena iniziato il campionato in Brasile, e a Rio giurano tutti di non avergli mai sentito pronunciare la parola Milan. Altro che mercato. Intanto però l'olandese è annunciato a Milano per affari personali. Nella notte italiana è impegnato in campionato: domani o venerdì potrebbe essere il giorno buono.


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