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  • Milan, con Ibra riecco le notti di coppa d'altri tempi! Ora la Juve: Zlatan può regolare i conti col passato

    Milan, con Ibra riecco le notti di coppa d'altri tempi! Ora la Juve: Zlatan può regolare i conti col passato

    • Cristiano Ruiu
      Cristiano Ruiu
    L’effetto Ibra non svanisce ancora e il Milan torna a vivere una notte di coppa d’altri tempi. Non si tratta della Champions League, ma gli “olé” con i quali il pubblico di S. Siro saluta la “melina” del secondo tempo supplementare non si sentivano da anni. E pensare che la squadra di Pioli al 90° minuto era di fatto eliminata. Nei 120 minuti contro il Toro si è visto di tutto, una partita molto simile a quella vinta contro l’Udinese. Alla fine il Milan con una convinzione nei propri mezzi sempre più evidente e una superiorità atletica disarmante infila la quinta vittoria consecutiva che gli vale la semifinale di Coppa Italia contro la Juve. 

    Eh già, proprio quella che nel lontano 2012 era stata letale al Milan di Thiago e Ibra e che aveva determinato nel giro di pochi giorni il sorpasso scudetto della Juve e l’eliminazione dalla Champions. Probabilmente senza quel filotto negativo Ibra non se ne sarebbe andato e la storia degli ultimi otto anni sarebbe stata tutta diversa. Per Ibra una motivazione in più per regolare i conti con il passato. Quello che conta però adesso è il presente e una squadra che nel primo tempo, anche senza Ibra, è in grado di creare numerose palle gol contro il Torino, nemmeno troppo scosso dal 7-0 contro l’Atalanta. I granata hanno la fortuna di sfruttare l’unica occasione per pareggiare il vantaggio di Bonaventura. La ripresa è tutta degli uomini di Mazzarri che sfiorano la grande impresa grazie alla doppietta di Bremer. Nemmeno l’ingresso di Ibra sembra scuotere il Milan anche perché lo svedese non appare in gran serata. Ma nonostante i tanti palloni sbagliati con Ibra in campo, il gioco si sposta tutto nell’area granata e nel tempo di recupero arriva il pareggio di Calhanoglu. 

    I tempi supplementari sono a senso unico e ci vuole un Sirigu in versione saracinesca a tardare il vantaggio del Milan. Vantaggio che inevitabilmente arriva, complice anche una stanchezza diffusa del Toro cui Mazzarri inspiegabilmente non pone rimedio con i cambi a sua disposizione. Kessié, entrato al posto dell’ottimo Rebic, si scopre assist-man e Calhanoglu si inventa contropiedista. La serata rossonera si corona quando addirittura Leao fa il centroboa che spalanca a Ibra la porta del gol qualificazione. S.Siro esplode e il sogno dei milanisti continua: grazie a Ibrahimovic sembra di tornare indietro nel tempo
     

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