Milan, con Bennacer sarà il miglior centrocampo della Serie A?
Col ritorno di Ismael Bennacer in campionato diventa davvero difficile stabilire quale sia il miglior centrocampo della Serie A. La solidità juventina guidata dal maturo (e umile) Rabiot si contrappone alla tecnica suprema del trio leggero nerazzurro, i cervelloni di Inzaghi, ma la reattività del centrocampo di Pioli è destinata a crescere con l’innesto dell’algerino, riportando il Milan in corsa anche su questo piano. Quanto al Napoli, che fino all’anno scorso gareggiava alla pari coi suoi Lobotka, Anguissa e Zielinski, in questo momento non è all’altezza, sia perché Garcia ha fatto i danni, sia perché Mazzarri potrebbe arrivare a cambiare qualcosa (in tre partite 8 gol subiti…). Ma torniamo a Bennacer: come cambierà il Milan col ritorno del suo primo regista?
BENNA IS BACK - In realtà contro il Frosinone ha giocato poco più di una decina di minuti e per giunta da mezzala destra, dunque è ancora presto per dirlo. Tuttavia possiamo avanzare qualche suggestione tattica, a partire dal Bennacer che conosciamo tutti e dal contesto di gioco ‘nuovo’, che vede proprio nel reparto di centrocampo del Milan le principali novità.
NON SOLO VERTICE BASSO… - È vero, sabato sera si trattava di un Milan rabberciato, specialmente nel finale quando Ismael è montato su. In campo poi c’era già Adli, e tra i due Pioli ha scelto di tenere più basso il francese, certamente anche per togliere eccessive responsabilità di copertura al giocatore prezioso appena recuperato. Meglio una sgambata da mezzala. Però se ci pensiamo è una alternativa, la vera alternativa offensiva a Loftus-Cheek.
Non sono rare in passato le presenze di Bennacer in quel ruolo a metà tra mezzala e trequarti, lo stesso che ora svolge da titolare l’insostituibile inglese. Ecco perché Bennacer può diventare un uomo fondamentale in chiave turnover, potendo giocare sia da regista puro davanti alla difesa che un po’ più avanti a destra o al limite sotto la punta.
COSA CAMBIERÀ - Bennacer del resto è anche lui insostituibile per il Milan attuale, ma innanzitutto nella funzione principale che ricopriva nell’anno dello scudetto, ovvero come regista davanti alla difesa. A differenza di allora tuttavia, dove se lo spartiva con lo sgobbone Tonali, sarà chiamato a condividere il centrocampo con due mezzali parimenti tecniche quali Loftus-Cheek e Reijnders. In questo modo l’algerino potrà essere più efficace in entrambe le fasi e migliorare il sistema.
Infatti non si tratta solo di rimettere Reijnders più avanti sul centrosinistra, sgravandolo dal peso della costruzione a tratti monotona che deve sopportare il vertice basso nel 4-3-3. Non si tratta solo di riguadagnare un uomo di talento tra le linee nel fraseggio corto (guardate Musah nell’immagine sopra, ovvero la mezzala sinistra dei rossoneri col Frosinone: si alza sotto la punta, ma più che offrire una soluzione intrigante in quella posizione, banalmente si toglie dalla costruzione e dalle associazioni possibili, e aspetta che qualcuno faccia la giocata). Si tratta di avere finalmente un centrocampo completo, dove entrambe le mezzali possono scendere a piacimento in costruzione ad aiutare il vertice basso (cioè Bennacer) in base alla circostanza.
Se avete notato, infatti, contro il Frosinone e con palla a Maignan, Musah stava tendenzialmente sempre alto, delegando il primo palleggio ai compagni di reparto Reijnders e Loftus-Cheek. Ecco, con Bennacer sarà tutto un altro paio di maniche: il Milan diventerà molto meno prevedibile.