Milan ai cinesi: niente stop, la trattativa prosegue. Ma l'esclusiva è scaduta
Milan ai cinesi, la trattativa prosegue: come avevamo anticipato non trova conferme l'indiscrezione lanciata dal portale cinese dongqiudi.com secondo cui il consorzio rappresentato da Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff si sia tirato indietro. Da ambienti legati alle due parti arrivano smentite e conferme che i lavori stanno continuando con le modalità previste dagli ultimi rinvii: appuntamento dopo la metà di agosto tra Gancikoff (referente in Italia della cordata) e Fininvest per presentare l'offerta degli investitori orientali e poi una/due settimane di tempo per redigere l'accordo preliminare. Entrambe le parti restano fiduciose sul buon esito della trattativa, i numerosi rinvii vengono liquidati come normali rinvii dovuti a questioni burocratiche, ma alla serenità dei tecnici viene contrapposto lo scetticismo dei tifosi che vedono il mercato bloccato e un'altra stagione che rischia di essere compromessa. SOLO LA MAGGIORANZA - Intanto viene confermata la percentuale delle quote sulla quale si tratta: il 100%, o meglio, il 99,4%, cioè la totalità delle azioni possedute da Fininvest. Il periodo di esclusiva tra le parti è scaduto, ora la holding di Berlusconi può ascoltare altre offerte oltre a quella della cordata rappresentata da Galatioto, ma prenderà in considerazione solo proposte per l'intero pacchetto azionario del Milan. Bloccato dunque al momento il ritorno sulla scena di Bee Taechaubol, che aveva annunciato di essere pronto a presentare una nuova offerta per il 48% del Milan: il broker thailandese potrebbe tornare in corsa solo qualora la trattativa tra Fininvest e i cinesi si arenasse definitivamente e lo stesso Mr. Bee alzasse la quota d'offerta. I lavori proseguono, sarà un agosto caldissimo per il futuro del Milan.
