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  • Simone Gervasio
    Milan, chi è Omoregbe: riserva nel Futuro, esordio in Serie A contro il Cagliari

    Milan, chi è Omoregbe: riserva nel Futuro, esordio in Serie A contro il Cagliari

    • Federico Targetti
    Bob Murphy Omoregbe, italiano classe 2003 nato a Novara, ma con chiare origini nigeriane, ha avuto la sua prima convocazione e ha fatto il suo esordio assoluto in Serie A nel finale di Milan-Cagliari 1-1, entrando al posto di Leao per il forcing finale. E' riuscito a creare un'occasione con un cross teso dalla destra dopo uno spunto personale nel poco tempo concessogli col Cagliari.

    CHI E' OMOREGBE - In attesa di un nuovo acquisto, con Okafor diretto a Lipsia e Chukwueze indisponibile, Conceiçao ha deciso di chiamare lui. "Vai Bob, vai Bob", l'incitamento dalla panchina al momento dell'ingresso. Omoregbe, esterno destro alto, fin qui ha giocato pochissimo nel Milan Futuro. Nel corso del 2024/2025, infatti, il 21enne ha messo insieme 76 minuti in sei partite con la maglia della seconda squadra rossonera. Nel gennaio 2022: tre anni fa è stato acquistato dal Borgosesia e nel corso dell'ultimo triennio è stato ceduto in prestito a Sestri Levante, Torres e Fiorenzuola. "Per me i numeri che ho fatto non sono abbastanza, posso migliorare ancora molto" diceva nel 2022, appena approdato al Milan. "Mi manca ancora la tecnica“.

    ISPIRAZIONE - "Idoli? Non ne ho uno in particolare, posso dire di avere dei riferimenti" ha confessato in varie interviste. "Per esempio Dembelè e Sterling, giocatori veloci che saltano l'uomo. Io sono rapido nelle giocate e mi piace badare al sodo. Il sogno? Indossare la maglia del Milan, giocare a San Siro. Ai tempi della Primavera ho imparato che devo lavorare duramente. Facevamo le partitelle con la prima squadra. Ogni volta era un'occasione per mettersi in mostra, la speranza era quella di essere aggregato al gruppo ricevere una convocazione, andare in ritiro. I giocatori del Milan, in particolare Tomori, Kalulu, Tonali e Pobega, mi hanno sempre detto che solo impegnandosi al massimo si può arrivare a giocare in serie A. Io ascoltavo, ero quasi in soggezione ma lavorare con loro mi ha fatto capire che lo sport è sacrificio, fatica e io mi sento pronto".

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