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Milan, che strategia per il futuro di Rebic? La trattativa con l'Eintracht e un rischio
RAGNICK LO HA GIA' VOLUTO - Rebic, va ricordato, è arrivato in rossonero in prestito biennale dall'Eintracht Francoforte in un'operazione condotta in prima persona da Zvonimir Boban. Il dirigente croato non è più al Milan e ora la palla passerà a Ivan Gazidis che dovrà decidere come muoversi insieme a colui che sarà il nuovo allenatore. Tutto fa pensare che sarà Ralf Rangnick e il manager tedesco già in passato, nella stagione 2014/2015 scelse Rebic per il suo Lipsia. Lo ottenne in prestito dalla Fiorentina, ma a fine stagione non lo riscattò dopo un'annata ricca di bassi e di pochi alti.
IL RISCHIO PRESTITO - Cosa può fare quindi il Milan? La prima ipotesi è quella di confermare il prestito di un'altra stagione già concordato la scorsa estate facendo slittare la decisione sul suo futuro a giugno 2021. È il piano economicamente più vantaggioso per il presente, ma al cui interno si cela un forte rischio per il futuro. Oggi la valutazione del suo cartellino per un eventuale riscatto non è alta ma, se Rebic confermerà il rendimento avuto nell'ultimo periodo, il suo valore crescerà chiamando magari anche altri club ad un'asta che i rossoneri non possono permettersi.
TRATTATIVA - La seconda opzione è quella invece di anticipare già a fine stagione il suo riscatto, ma per farlo il Milan dovrà sedersi attorno a un tavolo e trattare il suo acquisto a titolo definitivo. Non sarà facile, perchè la scorsa estate i rossoneri ottennero Rebic in cambio del prestito di André Silva. Il cartellino del portoghese incide ancora molto a bilancio e si dovrà mettere in atto un gioco a incastri che non intacchi il già non ampio budget che sarà messo a disposizione per completare, o rivoluzionare la rosa. La scelta finale spetterà comunque al nuovo allenatore, che sceglierà se puntare o meno sul croato. La certezza di oggi è solo una: il Rebic di Pioli, non ci sarà più perchè l'allenatore italiano (salvo sorprese) dirà addio.