Milan, che senso ha trattenere Inzaghi?
Oggi Filippo Inzaghi, con un comunicato ufficiale, ha spiegato i motivi del suo mancato approdo sulla panchina del Sassuolo: "Sono lusingato ed onorato che il Sassuolo, società ambiziosa con idee chiare, innovative e concrete, abbia pensato a me per la guida tecnica. Mi è sembrato giusto, però, assecondare e rispettare la decisione del Milan di farmi rimanere alla guida della Primavera rossonera. Ora continuerò, con voglia ed entusiasmo". Niente da dire, inappuntabile, dal punto di vista di Superpippo.
Ma dal punto di vista del Milan, c'è da chiedersi se sia giusto bloccare Inzaghi in questo momento. Una volta che hai deciso di puntare su Clarence Seedorf, facendogli firmare un contratto fino al 30 giugno del 2016, che senso ha bloccare Inzaghi? Che l'ex attaccante rossonero possa 'accontentarsi' di guidare la Primavera per altre due stagioni e mezza, in attesa, forse, di poter succedere a Seedorf sulla panchina della prima squadra, sembra infatti inverosimile. Quindi, se non è adesso, è molto probabile che dalla prossima estate il tecnico piacentino, classe 1973, possa approdare su una panchina di Serie A (o su una panchina altrettanto importante all'estero).
Che senso ha, dunque, al di là del voler dare continuità alla stagione della Primavera rossonera, rallentare la carriera di Inzaghi in questo momento? Non sarebbe anche nell'interesse del Milan, per il futuro (lontano) dopo-Seedorf, iniziare a testare quanto prima le capacità di Inzaghi su una panchina del massimo campionato?