Calciomercato.com

  • Milan, che fine ha fatto Origi? Dove si allena, cosa farà e quanto costa al club al mese

    Milan, che fine ha fatto Origi? Dove si allena, cosa farà e quanto costa al club al mese

    • Redazione CM
    Che fine ha fatto Divock Origi? L’attaccante belga del Milan è un desaparecido. Nonostante sia ancora presente nella rosa dei rossoneri, di lui si sono perse le tracce: nessun’immagine, nessuna foto, anche sui social. Ovviamente sono zero le partite giocate per la squadra di Fonseca che davanti ha alternato Morata, Abraham, persino Camarda ma l’ex Liverpool è in fondo alle gerarchie, dietro anche a Jovic, altro giocatore che non rientra più nel progetto.

    COSA FA ORIGI - Come ricorda la Gazzetta dello Sport, l’ultima volta che Origi è stato tirato in ballo lo si deve a Zlatan Ibrahimovic che, a luglio, aveva menzionato lui e Ballo-Touré tra i convocati ma per Milan Futuro. Se però il terzino si è effettivamente visto nel club che milita in Serie C, con alterne fortune, l’attaccante invece ancora latita. Origi non è neanche a Milano. È stato visto mentre si allenava a Firenze, a Roma, per scelta del Milan che lo ha autorizzato ad allenarsi con un preparatore personale e non conta di utilizzarlo in alcuna gara ufficiale in questa stagione. Per ragioni fiscali, il belga deve però necessariamente restare in Italia per almeno la metà dell’anno, più un giorno. Solo così può usufruire dei benefici del decreto crescita.

    LE CIFRE - Arrivato nel 2022, Origi fu preso a parametro zero. Il suo cartellino dunque fu comprato senza esborso di denaro. Ben diversa invece la situazione per il suo contratto: un ricco quadriennale da 4 milioni netti a stagione che gli garantisce più di 300.000 euro al mese. Il primo anno con Pioli fu un flop con soli due gol, il secondo invece l’ex Liverpool l’ha passato in prestito al Nottingham Forest e anche qui le cose non sono andate bene. Ha segnato solo una volta, in Fa Cup e giocato poco, l’ultima volta ad aprile. Nonostante i suoi ultimi anni di calo, le offerte non gli sono mancate. Soprattutto in Turchia sono tanti i suoi estimatori ma non è mai arrivato l’ok da parte del giocatore per il trasferimento. Anche a gennaio la situazione non dovrebbe cambiare. Diverso potrebbe essere il discorso a giugno anche se serve che il giocatore si rimetta in gioca, si riduca l’ingaggio per provare una nuova sfida, a 29 anni, magari sempre in Inghilterra o in patria, in Belgio.
     

    Altre Notizie