Milan, che fine ha fatto Mister Bee?
UN ANNO FA - Ieri Fininvest e l'advisor Sal Galatioto hanno firmato, la holding di Silvio Berlusconi e la cordata cinese ora tratteranno in esclusiva per un periodo di circa 30-40 giorni impedendo ad altri soggetti di inserirsi nell'operazione per la cessione del Milan. Facciamo un salto indietro nel tempo, a un anno fa: tra maggio e giugno entra nel vivo infatti la telenovela Mr. Bee, con il thailandese a Milano per trattare direttamente con il patron rossonero per il 48% della società, valutato 480 milioni di euro. L'affare stuzzica Berlusconi, tanto che il 5 giugno 2015 viene firmato un accordo esclusiva di 8 settimane che porta alla firma di un accordo vincolante il 3 agosto.
QUALCOSA VA STORTO - Berlusconi resta presidente con la maggioranza e pieno controllo sull'aspetto sportivo, Bee vice-presidente con compiti prettamente legati al marketing: tutto fatto dunque? Assolutamente no, qualcosa va storto e nel dettaglio si tratta del reperimento da parte del broker thailandese dell'astronomica cifra promessa: a dicembre infatti, quattro mesi dopo la firma dell'accordo preliminare, Bee ha solo 140 dei 480 milioni promessi e lentamente si arriva al naufragio dell'intera operazione, con l'inserimento graduale della cordata guidata da Galatioto. I tifosi del Milan gridano allo scandalo, temono che si sia trattato di un grande bluff, ma non è finita qui.
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ULTIMO TENTATIVO, MA... - Fininvest lascia passare sotto silenzio la chiusura della trattativa con Taechaubol, ma il suo entourage in particolare Licia Ronzulli (che ha messo i contatto Berlusconi e il thailandese) assicurano che la trattativa continua e un fondo di verità c'è: con Berlusconi si è formato un feeling speciale e soprattutto i nuovi investitori sono interessati alla maggioranza del Milan (70% subito) estromettendo di fatto Berlusconi dalla presidenza. Il patron rossonero aspetta Bee fino all'ultimo, tanto che anche poche settimane fa ci sono stati dei contatti per verificare se possa esserci un controsorpasso, ma ormai non c'è più nulla da fare: il progetto della cordata cinese di Galatioto ha convinto Fininvest, che a sua volta convince Berlusconi a concedere l'esclusiva, tagliando fuori Bee. Il broker incassa il colpo e non regisce, nessun commento agli eventi di ieri: Bee resta alla finestra, qualora Berlusconi si tirasse indietro al termine di questo periodo di esclusiva (e la possibilità c'è, non è ancora convinto di lasciare la sua creatura) potrebbe provare a reinserirsi ma i margini per farlo ormai sono molto limitati. Bee e il Milan restano lontani, una storia iniziata con promesse in pompa magna e finita nell'oblio.