Milan, che fine ha fatto Honda?
E' partita subito in salita la nuova stagione del Milan con l'insediamento in Casa Milan, la presentazione della squadra ai tifosi e il programma dettagliato esposto da Filippo Inzaghi. Ma se la dirigenza rossonera ha come principale preoccupazione la gestione del caso Mario Balotelli, al tecnico italiano spetterà presto anche la gestione di un altro caso che, per ora, è rimasto lontano dalle telecamere: che fine ha fatto Keisuke Honda?
COLPO DA CHAMPIONS - Arrivato a gennaio come l'acquisto in grado di cambiare il corso della stagione rossonera e di riportare il Milan in Champions League con la sua qualità, Keisuke Honda si è rivelato un piccolo flop sul campo da gioco. La nuova realtà italiana mal digerita, solo 1 gol e 2 assist in 14 presenze e, con una disastrosa spedizione mondiale del suo Giappone, il trequartista non ha fatto altro che diminuire ulteriormente il proprio valore di mercato. Presto tornerà dalle vacanze e si riunirà al gruppo aprendo un grosso dilemma tattico nello schieramento di Inzaghi.
IL 4-3-3 DI INZAGHI - Se Clarence Seedorf e Massimiliano Allegri avevano scelto un modulo che valorizzasse il ruolo del trequartista, Filippo Inzaghi nella sua conferenza stampa di presentazione ha sottolineato come il suo modulo preferito (il 4-3-3) e anche la sua prima alternativa (il 4-4-2) non prevedono minimamente la presenza di un fantasista alle spalle delle punte. Sebbene dal punto di vista del merchandising la presenza del giapponese in squadra sia fondamentale, non è altrettanto importante la sua titolarità. Honda, infatti, ha dimostrato nella passata stagione che si adatta difficilmente al ruolo di esterno d'attacco e le difficoltà in fase difensiva non lo rendono adatto al ruolo di interno di centrocampo. Al momento non ha mercato, e il suo status di extracomunitario ha costretto il Milan ad occupare un'importante casella a gennaio che non potrà essere riutilizzata nel corso di questa sessione di mercato. Lo stipendio di circa 3 milioni costringe Inzaghi alla valorizzazione del suo talento, ma l'impresa del nuovo tecnico del Milan appare fin da subito in salita.