Milan: Cerci e Baselli, croce e delizia
CERCI NON MESSO IN CONDIZIONE DI NUOCERE - Già, l'esterno scuola Roma si è limitato a fare il compitino, senza mai venire a prendersi la palla dentro al campo: lento, macchinoso, spesso incapace di saltare l'uomo, non ha comunque disputato la sua peggior partita in rossonero. Certo è che confinato sulla fascia destra, senza mai la possibilità di puntare il fondo, diventa facilmente marcabile e prevedibile. Un giocatore che non sembra mai essersi veramente sbloccato, da quando è arrivato al Milan, e viste le devastanti percussioni messe in mostra due anni fa proprio con Ventura, c'è da chiedersi se non sia colpa del manico.
BASELLI TOP PLAYER - Chi ha stupito per personalità, capacità di prendersi sulle spalle la squadra e tecnica in mezzo al campo è invece Daniele Baselli: l'ex Atalanta, classe '92, era stato a lungo accostato ai rossoneri durante lo scorso mercato di gennaio e anche in estate, prima di trasferirsi al Torino. Qualcosa non ha convinto Galliani, che sicuramente dopo le cinque reti messe a segno in questa stagione dal centrocampista bresciano si starà ricredendo: ieri è stato il migliore in campo dei granata, al rientro da un infortunio non semplice. Forse i soldi spesi per Bertolacci andavano investiti meglio, e Baselli sembrava poter essere profilo più adatto a questo Milan, da un punto di vista tattico.