
Milan, c'è un fattore che favorisce Samardzic: distanza sulle cifre, contatti costanti
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In questo caso, però, è il Milan ad aver alzato le antenne e aver puntato il mirino sul gioiello dell’Udinese. Chiaro come la triade dirigenziale composta da Furlani, Moncada e D’Ottavio dovranno superare l’ostacolo rappresentato dalla chiara volontà da parte del club friulano di non cedere ad alcuna pressione e non scendere al di sotto della cifra richiesta al board rossonero. In quel di Via Aldo Rossi, tuttavia, esiste la convinzione che ci sia margine per smussare la rigidità di Pozzo e famiglia, anche grazie a tre fattori che possono aiutare la buona riuscita dell’affare.
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LA TRATTATIVA
Ma partiamo dall’inizio. Il Milan ha identificato in Samardzic il profilo ideale per dare maggior estro, fantasia e duttilità alla propria trequarti. Il serbo rientra in tutti i parametri fissati dalla società di Gerry Cardinale: giovane, tecnico, con margini di miglioramento ampi e che già conosce il campionato di Serie A. Ma dall’interesse a una vera e propria trattativa, c’è una differenza che le parti stanno provando a colmare: trattasi della richiesta dell’Udinese (25 milioni di euro) e dell’offerta da parte del Milan (15). Ballano, dunque, una decina di milioni che i friulani avrebbero gradito fosse tradotta nell’inserimento di alcune contropartite tecniche come Zeroli, Bartesaghi o Colombo. Secco no dei meneghini che hanno proposto Adli o Pobega, in uscita dal club di Via Aldo Rossi. Messa da parte anche quest’opzione, ecco che le parti si incontreranno nelle prossime settimane per avvicinare la possibile fumata bianca e tentare di chiudere l’affare.
VOLONTA' CHIARA
Come dicevamo, la trattativa per Samardzic sarà lunga e complessa, ma può essere aiutata da alcuni dettagli fondamentali. Primo su tutti, la volontà del giocatore. Il classe 2002 nato in Germania ha già trasmesso la sua scelta, attraverso il suo entourage, all’Udinese, chiarendo come si senta pronto a fare il salto di qualità definitivo. Il 22enne vuole tornare a Milano e vestire la maglia rossonera (ha anche rifiutato Lazio e Galatasaray quest’estate), dopo aver sfiorato, solo 12 mesi fa, di diventarne avversario nella stracittadina meneghina. La sicurezza di giocare in Champions League è un fascino al quale Lazar non vuole resistere.
ALLA RICERCA DELL'INTESA
Il giocatore è in pressing sulla società gestita dalla famiglia Pozzo, un dettaglio che aiuta il Milan a trovare una quadra nell’affare. Nel corso degli ultimi giorni, ci sono state varie telefonate con il padre di Samardzic per trovare un’intesa dal punto di vista contrattuale: il Milan lavora sulla base di un contratto quinquennale – sino al 30 giugno 2029 – con ingaggio superiore a quanto percepisce attualmente all’Udinese (circa mezzo milione a stagione sino al 2026) e 5 milioni al padre-agente Mladen come commissioni. I contatti proseguiranno – con l’Udinese che attende un’offerta congrua al valore del giocatore - nei prossimi giorni per un arrivo che sarebbe utile, per il Milan, anche in fase di iscrizione alle liste UEFA e Serie A.
IL FATTORE LISTE
Samardzic, infatti, in quanto classe 2002, rientrerebbe perfettamente nella lista degli Under 22 iscrivibili alle competizioni nazionali. Ricordiamo che, per il massimo campionato italiano, tutte le squadre sono chiamate a presentare una lista di 25 giocatori da utilizzare nel corso ella stagione. Dei 25, almeno 8 devono essere calciatori formati in un vivaio di un club italiano e di questi otto almeno 4 devono essere calciatori formati nel club d’appartenenza. Ma non solo: ogni formazione può iscrivere calciatori Under 22, ovvero a partire dal 1° gennaio 2002 – illimitatamente (purché non abbia compiuto 22 anni entro il 31 dicembre 2023, caso che non riguarda il serbo, nato il 24 febbraio 2002). Samardzic, dunque, essendo Under 22, potrebbe inserito in maniera illimitata in quella sezione, non andando a occupare alcun altro slot di giocatori Over o formati nel club o in Italia. Un fattore da non sottovalutare in una trattativa complessa: Milan-Samardzic, contatti continui.