Milan-Cassano: Fiorentina terzo incomodo
Cassano resta, Cassano non si muove, non sarà il mercato di Cassano. Forse. Perché con Cassano, tutto può sempre succedere. Ieri, il suo agente Bozzo ne ha parlato con Galliani, era un incontro che doveva servire a ribadire la fiducia rossonera nei confronti del suo assistito. Così è stato.
"Non abbiamo motivi per volere la cessione di Antonio", questo il pensiero del Milan riportato fedelmente e telefonicamente al giocatore dal suo procuratore dopo la visita in via Turati. La stima è sempre intatta, era questo che Cassano voleva sentirsi dire, qualche voce di un Milan insoddisfatto gli era arrivata all'orecchio, fastidiosa. Un po' di gol li ha fatti, molti assist, nel gruppo si è integrato bene, essendo arrivato a Gennaio e dopo un periodo d'inattività non era facile fare di più. Ecco perché Cassano voleva e vuole sentirsi ancora importante, non un peso, soprattutto per Allegri.
Le risposte di Galliani lo hanno tranquillizzato ? Per il momento sì, c'è la volontà di rispettare il contratto fino al 2014 (magari, se tutto va bene, rivedendolo il prossimo giugno), c'è l'impegno a continuare con la maglia del Milan, felice e contento.
Con Cassano, però, non si possono emettere sentenze inappellabili: perché il carattere è troppo istintivo per regalare certezze, perché il mercato è sempre aperto, soprattutto con lui. Soprattutto quando ci sono realtà (Firenze) che ti corteggiano in silenzio promettendoti una maglia da titolare e un presente/futuro da protagonista. O altre (il Genoa) che pensano ancora a te ma non te lo dicono. Soprattutto quando c'è una Nazionale da riconquistare attivamente, giocando. E nel Milan, questo piccolo particolare non è garantito. E non va trascurato.
Cassano, dunque, resta. Non si tocca e non si vende. Ma è sempre Cassano. E fino al 31 Agosto, il suo nome tornerà saltuariamente di moda: è il destino dei campioni, ribelli, come lui.