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Milan, Cassano: cessione inevitabile
Classifica di preferenza degli attaccanti dedotta dalle ultime dichiarazioni di Allegri: primo Ibrahimovic, secondo Pato, terzo Robinho. Per ora Cassano è dietro e anche staccato di un bel pezzo. Ciò che era facilmente prevedibile è stato in pratica certificato dal tecnico rossonero dopo le prime due amichevoli internazionali della stagione. Soffermiamoci sulla graduatoria degli attaccanti. Il Milan giocherà col rombo e per il ruolo del trequartista Allegri ha tre soluzioni: Boateng ( il prescelto), Seedorf ( il più tecnico) e, ultima ipotesi, Robinho (che ha giocato in quella posizione contro l’Internacional di Porto Alegre). In avvio toccherà a Boateng, dietro a Pato e Ibrahimovic, con Robinho in panchina e prima alternativa all’attacco, visto che nel campionato scorso ha segnato 14 gol, come Pato e Ibrahimovic. Domanda spontanea: quando e quanto gioca Cassano se resta nel Milan? Di sicuro in Coppa Italia, poi, ogni tanto, qualche pezzetto di partita in campionato, assai più raramente in Champions League perchè in quelle partite, se serve un gol, c’è Inzaghi. Senza dimenticare Paloschi e un giovane fenomeno, El Shaarawy.
CESSIONE INEVITABILE - Allegri dice che Cassano vuole continuare a giocare nel Milan. Ma ha aggiunto pure che, avendo tutto per arrivare al livello del trio-base, deve cominciare a perdere peso. Si parla di chili, non ti etti. Nel gennaio scorso è arrivato a Milanello quasi nelle stesse condizioni di oggi. Allora l’allenatore cercava di giustificarlo dicendo che non si allenava bene da due mesi. Adesso invece non ci sono più giustificazioni. Cassano sente che non ha spazio nel Milan. E questo è l’anno dell’Europeo, con tanto di annuncio di Prandelli: «Chiamerò chi gioca di più, perchè giocare significa avere maggiore autostima». Sotto questo profilo, dubitiamo che Cassano ne perda anche un solo grammo ( di autostima, intendiamo), tuttavia se Pazzini, Gilardino, Quagliarella, Matri, Borriello e Rossi giocano e segnano sarà difficile per il barese conquistare un posto fra i 23 azzurri. In questo momento la cessione appare una soluzione inevitabile.
ITALIA O ESTERO - Il Milan lo avrebbe inserito volentieri nella trattativa per Montolivo, ma dopo averci pensato un po’ la Fiorentina ha risposto di no. Potrebbe esserci il Palermo del dopo-Pastore: un altro genietto, anche se con minor prospettive, potrebbe aiutare la squadra e anche l’ambiente a recuperare un po’ d’entusiasmo. Resta anche il sogno di Genova, sulla sponda opposta, quella rossoblù. Con la retrocessione della Samp in B, un ritorno nel capoluogo della Liguria sarebbe un pochino meno problematico sul piano ambientale. Cassano ha un contratto di 2,5 milioni a stagione fino al 2014 e a queste cifre è difficile spostarsi in Italia. Lo è di meno se decide di andare all’estero: Inghilterra o Spagna, ma non dai suoi estimatori (Mourinho e Mancini). Deve abbassare l’obiettivo.