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    Milan, Cardinale: "Carenza di Furlani? Non è un CEO, ma non lo sto dando in pasto ai lupi. Con Ibrahimovic faremo le cose in modo diverso"

    Milan, Cardinale: "Carenza di Furlani? Non è un CEO, ma non lo sto dando in pasto ai lupi. Con Ibrahimovic faremo le cose in modo diverso"

    Numerose le dichiarazioni di Gerry Cardinale nella pubblicazione di un documento della Harvard Business School sul caso AC Milan. Traduzioni curate da MilanNews.

    FURLANI COME AD - "Avrei potuto assumere qualcuno con un casting nel calcio europeo. Ma Giorgio pensa come pensiamo noi in RedBird. Lui, come Stefano Cocirio, è un po' un unicum per il calcio europeo: giovane, libero dal fare le cose perché 'è così che si sono sempre fatte', ha una formazione da investitore, italiano ma istruito e formato negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Ho capito che l'elemento più importante del ruolo di CEO nel calcio europeo è la responsabilità finanziaria e la capacità di integrare le prestazioni in campo e fuori dal campo. Portare una sofisticatezza finanziaria disciplinata nel mercato dei trasferimenti dei giocatori e mantenere una posizione positiva di flusso di cassa: questo è il fulcro della nostra tesi di investimento, ed è qui che entra in gioco Giorgio. Dove è carente è che non è un CEO: credo che abbia gestito quattro persone quando era in Elliott, mentre solo a Casa Milan ne abbiamo 260. Quindi è stato intrigante per me non affrontare questo come una tipica ricerca di private equity per un CEO, ma piuttosto creare un 'ufficio del CEO' che operi sotto la mia direzione e riunisca le varie discipline necessarie per far evolvere la proprietà del calcio europeo: Giorgio, Stefano (Cocirio, CFO Milan, ndr), Geoffrey Moncada, Zlatan Ibrahimović e il mio team presso RedBird. Ognuno di noi apporta qualcosa e siamo tutti parte di un team integrato. Non sto dando Giorgio in pasto ai lupi".

    IBRAHIMOVIC - "La maggior parte delle persone considererebbe la sua nomina come una 'vetrina' o penserebbe a me come a un proprietario innamorato delle celebrità. È l'esatto contrario: sto cercando persone di livello mondiale che possano renderci migliori. Con Zlatan volevo affermare che faremo le cose in modo diverso perché c'è una legittima necessità di innovazione nel gestire meglio queste risorse. Quindi l'ho assunto per RedBird come operating partner e come senior advisor per la proprietà presso il Milan"

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