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Milan, Calhanoglu in vetrina: Maldini lo aspetta ma gli Europei possono cambiare il suo futuro
PERICOLO NUMERO UNO - Sarà un esordio tanto atteso quanto complicato quello della Nazionale di Mancini di questa sera. I principali pericolI arriveranno dai piedi dei due trequartisti: il mancino di Yazici, che ha già realizzato una tripletta contro Donnarumma in Europa League, con la maglia del Lille, e il destro di Calhanoglu, che in Italia conosciamo molto bene. Il numero 10 rossonero partirà un po’ defilato a sinistra, nella posizione che ha già occupato negli ultimi mesi di Milan per lasciare spazio alle frizzanti e decisive incursioni di Brahim Diaz. Se a San Siro, nel 2021, ha mostrato le sue qualità solo a sprazzi, in nazionale ha disegnato calcio con continuità spaventosa, con 2 gol e 4 assist in 4 partite, fra amichevoli e qualificazioni ai Mondali. Non ha finito la stagione benissimo, ma quando veste la maglia rossa della Turchia si trasforma.
LE DICHIARAZIONI DI ÇALHANOGLU - Proprio dal ritiro della nazionale, il ventisettenne ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo al rinnovo di contratto con il Milan. Prima, mercoledì, parlando con i turchi di tv100spor, aveva aperto al Galatasaray, dichiarando di essere “aperto a tutto se arriva una buona offerta”. Poi, ieri, nella conferenza stampa della viglia, aveva risposto così alla domanda sula sua situazione contrattuale: “Ho parlato tre giorni fa con Maldini, gli ho detto che la priorità ora è l'Europeo. La prima responsabilità (il significato da attribuire a questo specifico termine è una questione ancora da chiarire) ce l'ha il Milan, ho grande rispetto per Maldini e Massara”. I contatti sono quindi ripresi fra le due parti, ma la sensazione è che Calhanoglu sia concentrato sul fare un grande europeo per convincere qualche big europea a puntare su di lui e a offrirgli più di quanto sia disposto a fare il Milan.
LA POSIZIONE DEL MILAN - Maldini e Massara hanno presentato un’offerta di 4 milioni e non hanno nessuna intenzione di alzarla, ma il turco ne chiede almeno 5. La posizione della società però è chiara: con l'eccezione di Kessié, nessuno è imprescindibile, nemmeno Donnarumma, costi quel che costi. Ora che il Milan è tornato nell’Europa che conta, chi vuole restare dovrà farlo alle condizioni del club. A differenza di quanto accaduto con il futuro portiere del PSG, però, a Milanello non hanno ancora in mano un sostituto e vogliono aspettare, anche se non all’infinito, la decisione del turco. Nel frattempo, stanno uscendo i primi nomi: De Paul su tutti, ma anche Ziyech del Chelsea e il giovanissimo Adli del Tolosa (quest’ultimo non è però necessariamente alternativo al rinnovo di Calhanoglu), ma, vedendo come lavorano Maldini e Massara non bisogna nemmeno escludere un colpo a sorpresa. Il numero 10 rossonero, da parte sua, ha rifiutato un'offerta economicamente importante dall'Al Duhail e non ha intenzione di lasciare il calcio europeo. L'interesse della Juve si è raffreddato con l'addio di Paratici e, al momento, il suo agente non ha ricevuto proposte migliori di quella del Milan. Tutto è quindi apertissimo, ma, se la pazienza di Maldini e Massara non si è ancora esaurita, è quella dei tifosi, mai del tutto convinti dalle sue prestazioni, che sta cominciando a consumarsi irrimediabilmente.