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Milan, Caldara rivede la luce: scocca l'ora della verità. E la difesa a tre...
IL MILAN CI CREDE - Su Caldara, tuttavia, il Milan continua a puntare. E non potrebbe essere altrimenti, per un giocatore arrivato nell'estate del 2018 in un affare che vide coinvolti anche Bonucci e Higuain. Impossibile mettere in soffitta così presto quei 35 milioni spesi: la coppia con Romagnoli, nelle idee di Boban e Maldini, rappresenta il presente e il futuro del Milan e della Nazionale. A livello tattico, inoltre, il rientro di Caldara rappresenta un jolly importante per Pioli. Il recente stop di Musacchio ha obbligato il tecnico a cercare alternative, schierando quel Leo Duarte che ha fatto storcere il naso a diversi tifosi e addetti ai lavori.
NUOVI SCENARI - Con un Theo Hernandez in formato treno express, Pioli ha ridisegnato il Milan con una difesa a 3 mascherata in fase di possesso. Il francese - costantemente sulla linea dei centrocampisti - obbliga Calabria a restare bloccato nei tre della retroguardia. Con il rientro di Calabria, invece, il tecnico potrebbe optare per una difesa tre vera e propria. La stessa, oltretutto, che ha esaltato Mattia ai tempi dell'Atalanta, quando - insieme a Mancini e Toloi - aveva fatto la fortuna di Gasperini. La sua presenza, invece, si aggiungerebbe a una difesa con due centrali di ruolo come Romagnoli e Duarte, mantenendo le soluzioni d'emergenza Rodriguez e Calabria. Prima, però, c'è da illuminare definitivamente tutto il tunnel. Per un calvario arrivato (finalmente) alla fine.