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Milan, Calabria: 'La Champions deve essere casa nostra. De Ketelaere? Il talento non gli manca'
MATURITA' DIVERSA? - "L'anno scorso penso sia stato uno dei gironi più difficili della storia della Champions, dal punto di vista del gioco abbiamo fatto un buon girone. Giocando a questo livello ti fa crescere, vedo una squadra più matura. Questo livello che c'è qui che in Italia fai fatica a trovarlo, il ritmo è molto più alto. Fa solo che bene giocare queste partite ma siamo pronti. Non vedo l'ora che sia domani alle 21".
COSA HA COLPITO DEI NUOVI? - "Una cosa che mi ha colpito di tutti è la voglia di dimostrare il loro valore: ho visto ragazzi maturi e pronti. Dei bravi ragazzi fuori e vogliosi di imparare. A De Ketelaere non manca sicuramente il talento, è bravo con la palla e ha tempi di gioco importanti senza palla. Non pensavo che Origi che avesse questa forza fisica, è davvero forte e penso potrà darci una grande mano durante la stagione".
CRESCITA CON IL GIRONE DI FERRO - "Sicuramente ci è servito tanto, soprattutto le partite con Liverpool e Porto ci hanno fatto capire l'intensità che c'è in questa competizione. Il ritmo è molto più elevato rispetto all'Italia e abbiamo acquisito quello che ci serviva per migliorare dall'anno scorso".
PERCORSO SULLE ORME DI MALDINI - Hai indossato la maglia del Milan per la prima volta nel 2007 quando i rossoneri hanno vinto l'ultima Champions. A che punto è il percorso per arrivare a dove è arrivato Maldini, che da capitano ha alzato la coppa quell'anno? "Penso che ci vorrà ancora del tempo. È un percorso molto lungo, ci sono squadre molto più pronte di noi soprattutto a livello economico: serve anche questo potere qua. Faremo del nostro meglio per affrontare al meglio questa competizione. Siamo il Milan, un giorno punteremo a vincere: quest'anno guardiamo partita per partita e non ci poniamo limiti. Mi auguro che un giorno potrò fare quello che ha fatto Paolo, è quello a cui vogliamo arrivare".