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    Milan, Calabria è l'uomo dei gol belli: quando Pusceddu entrò in campo...

    Milan, Calabria è l'uomo dei gol belli: quando Pusceddu entrò in campo...

    • Angelo Taglieri
    La mano morta che centrifuga l'aria, gli occhi increduli ma convinti e il labbro inferiore della bocca che spunta fuori. L'espressione del "mamma mia che gol che ho fatto", l'espressione di Davide Calabria sul prato dell'Olimpico. Il terzino del Milan, in una sfida da non sbagliare contro la Roma, riceve l'uno-due costruito con Kalinic e, dolcemente, lievemente, delicatamente scavalca Alisson con un colpo sotto meraviglioso. Per battere il portiere giallorosso, che tra le mura amiche, in Champions, non ha ancora subito una rete, ci sono due modi: uno velenoso, alla Cutrone; l'altro mieloso, alla Calabria. Prima rete in A da incorniciare per l'uomo dei gol belli. Sì, perché il terzino che indossa la 2, quando li fa, li fa (quasi) sempre belli. 

    CI VUOLE C... - Ricordando la canzone di Concido del 2005, "Ci vuole K...", è vero che nella vita ci vuole, chiamiamola così, fortuna. E il primo gol, dei 5 realizzati con la Primavera del Milan (4 in campionato e 1 al Viareggio) da Davide Calabria, è stato realizzato proprio col c.... Donnarumma in porta, Mastalli capitano, Locatelli che entra dalla panchina, Torreira come avversario nel PescaraBrocchi che sfida Oddo da tecnico e un centinaio di persone sugli spalti del Vismara. Sul 3-0, con le reti di Mastalli e la doppietta di Di Molfetta e il rigore parato dal piccolissimo Gigio, Locatelli, entrato al posto di Crociata, fa esplodere un destro dal limite dell'area, il pallone va verso la porta e... Calabria devia di gluteo battendo l'incolpevole Guerra. "L'ho sempre detto io, che nella vita, ci vuole c...".

    I GOL - Poi, escluso un tiro deviato nel pareggio col Perugia sempre nella stagione 2014/15, tre piccole magie. Col Palermo, in una sconfitta al Viareggio: sotto di un gol e un uomo, (espulso Donnarumma) col mancino, accentrandosi da destra, buca l'estremo difensore rosanero dal limite dell'area; col Chievo, in un poker al Vismara, chiude i conti con un destro potente da fuori area che il portiere Sorcan non vede neanche passare. Infine, il capolavoro, due turni dopo il bolide coi clivensi. 

    LA MAGIA - 17 gennaio 2015, Vismara, Milan-Cagliari. Cutrone (e chi se no?) apre le danze, Fabbro raddoppia. Poi, 60esimo minuto, ecco che si avvera la magia: Gamarra verticalizza con una scucchiata in area di rigore, Calabria, sul filo del fuorigioco, scatta verso la porta. La palla è lenta, il 2 rossonero si gira dando le spalle al portiere, col pallone ancora in area, carica il destro e... si ferma un secondo. Non ci crede. Poi scatta verso i compagni, facendo no col dito. Non ci crede ancora. Tutti lo abbracciano, i compagni, lo staff, la panchina tutta; e anche Vittorio Pusceddu, allenatore dei sardi, che entra in campo per fargli i complimenti. Brocchi: "E' stato un bellissimo gesto quello del mister". Una volta faceva no con la mano, con occhi increduli e gioia irrefrenabile; ora, invece, corre verso il popolo rossonero, spalanca gli occhi, con una mano accarezza l'aria e con l'altro stringe lo stemma. "Mamma mia che gol ho fatto".

    @AngeTaglieri88

     

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