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Milan-Cagliari, l'analisi tattica
GLI SCHIERAMENTI INIZIALI
Il Milan si schiera con un 4-3-3 in cui Abate, Paletta, Romagnoli e De Sciglio formano la linea difensiva. Pasalic ,Locatelli e Bonaventura giostrano a centrocampo. Suso, Bacca e Niang compongono il tridente d'attacco. In fase offensiva i laterali di difesa si alzano in linea con Locatelli e Pasalic, mentre Bonaventura sale in attacco, muovendosi spesso come trequartista, per uno schema che può essere visto come un 2-4-1-3.
In fase difensiva, visto che il Cagliari non si sbilancia, per mantenere giustamente il proprio equilibrio difensivo, Niang e Suso non sono costretti a grandi ripiegamenti. Piacciono molto le due coppie centrali Romagnoli-Paletta e Locatelli- Pasalic, che effettuano bene i movimenti di marcamento e di copertura, dando così equilibrio a tutta la squadra.
Il Cagliari risponde con un 4-3-3 in cui Pisacane, Ceppitelli, Dani Alves e Capuano giocano in difesa. Barella, Di Gennaro e Dessena giocano a centrocampo. Isla, Sau e Farias giocano in attacco.
In fase difensiva sia Isla che Farias ripiegano a centrocampo, mentre Di Gennaro si posiziona fra le linee, per uno schema difensivo che diviene così un 4-1-4-1. Molto generosa la prova di Barella, che si sacrifica in fase difensiva, senza perdere la lucidità e la brillantezza in fase offensiva. Bene anche Di Gennaro e Ceppitelli.
IL PRIMO TEMPO
Il Milan parte forte, mettendo in mostra un bel gioco, che ricerca l'ampiezza con Suso e Abate a destra e con Niang e Bonaventura a sinistra. Molto bene Locatelli, che dimostra di crescere in personalità, nella sicurezza delle giocate e nella affidabilità in fase difensiva. Nonostante il bel gioco i rossoneri non riescono a essere pericolosi, ed a parte un'occasione su calcio d'angolo al primo minuto, ed un paio di conclusioni di Bacca al 10', e di Bonaventura su punizione al 27', non si registrano chiare occasioni da gol. Il Cagliari dal canto suo, trova una bella ripartenza al 24', in cui arriva al tiro Barrella. Bella la parata di Donnarumma.
Da segnalare l'infortunio di Abate per uno scontro di gioco. Il capitano viene sostituito da Antonelli, che va a sinistra, mentre De Sciglio si sposta sulla destra.
Forse il limite dei rossoneri in questa prima fase della gara è quello di mettere in atto un gioco troppo accademico, in cui manca un pizzico di imprevedibilità.
Sicuramente merito del Cagliari è quello di mantenere l'equilibrio difensivo, grazie ad un ottimo controllo degli spazi ed una buona concentrazione.
LA CHIAVE TATTICA A dieci minuti dalla fine Montella leva Pasalic ed inserisce Lapadula, passando ad un 4-2-4 in cui Lapadula si posiziona al fianco di Bacca.
È da tanto tempo che i tifosi del Milan aspettavano questa soluzione, che si dimostra azzeccata, dimostrando che Lapadula e Bacca possono giocare insieme. Penso che questa scelta possa essere una chiave di volta per le soluzioni offensive di Montella, che nelle prossime partite avrà una variante tattica fondamentale per scardinare le difese avversarie.
IL SECONDO TEMPO
La seconda frazione di gioco si muove meglio il tridente offensivo del Milan, grazie soprattutto a Suso, che crea numerose situazioni pericolose. Al 49' lo spagnolo ci prova con un tiro cross, su cui Bacca e Niang sono leggermente in ritardo. Si fa ancora pericoloso con due tiri al 59' ed sl 67', mentre al 63' crossa bene per Bacca, che spizzica di testa per Niang, il cui tiro al volo è fuori di poco. Negli ultimi 20 minuti i due allenatori iniziano le sostituzioni: entrano Bertolacci, Borriello e un buon Joao Pedro.
Come ho detto, il cambio più importante avviene però al 79', quando entra Lapadula per Pasalic, e va posizionarsi in attacco insieme a Bacca. Dopo dieci minuti dal suo ingresso in campo, l'italo-peruviano lotta in area sull'ennesimo cross dalla destra, e da terra riesce a servire il partner d'attacco, che solo davanti al portiere infila il gol della vittoria. Gol che regala tre punti al Diavolo rossonero, permettendogli di continuare la sua corsa alle posizioni piu nobili del campionato.