Ambrosini, Gattuso, Van Bommel, Flamini. Non è un lista di proscrizione, ma poco ci manca. Difficile infatti pensare che di questi quattro anche solo due occupino ancora un armadietto a Milanello nell'estate 2012. Sono tutti in scadenza di contratto e, se escludiamo il francese, parecchio avanti con gli anni. Se per Flamini una soluzione, con una corposa riduzione d'ingaggio, si può trovare, resta più difficile un ulteriore rinnovo per i vecchietti. 

 

Insomma, volente o nolente il Milan dovrà investire per rinverdire la propria mediana. Quest'anno con Nocerino e Aquilani si è già provveduto, in parte. Per l'anno prossimo servirà invece un centrocampista centrale capace di fare filtro e impostare allo stesso tempo. Un Van Bommel con 10 anni in meno, per intenderci. 

 

Dove pescare allora? Senza dubbio in Francia. Che non sarà esotica come il Brasile, ma se c'è da dare sostanza e concretezza al centrocampo è più affidabile del paese verde-oro. Certo, anche qui servono i quattrini. E non pochi.

 

Il Milan conosce già i possibili obiettivi. Yann M'Vila del Rennes piace a mezza Europa. Giocatore aggressivo, un pitbull in mezzo al campo. Più simile a un Gattuso che a un Van Bommel. Il problema è il prezzo, lievitato in un anno a circa 25-30 milioni di euro. Forse troppi.

 

Meno caro è il mastino del Tolosa Moussa Sissoko. Classe 1989, ha piedi più raffinati di M'Vila, ma meno esplosività e rapidità nelle gambe. Va in scadenza di contratto nel 2013, perciò nella prossima estate potrebbe partire a un prezzo più che ragionevole. Piace in Inghilterra e all'Inter e non è escluso che possa partire già a gennaio. Tenere gli occhi aperti, dunque.

 

La candidatura di Maxime Gonalons è più debole. Il 22enne mediano del Lione ha rinnovato da poco sino al 2016 e secondo il suo stesso agente Frederic Guerra si muoverebbe dalla Francia solo in caso di proposte indecenti. Cose ormai fuori dalla portata del Milan attuale.

 

Un possibile outsider? Rio Mavuba, capitano del Lille ha il carisma e la caratura necessaria per tentare un'esperienza ad alto livello in Italia. Se si continuerà con la politica del risparmio, quest'ultima potrebbe essere un'ottima alternativa.