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    Milan, c'è un problema ingaggi: tagliarli per investire sul mercato

    Milan, c'è un problema ingaggi: tagliarli per investire sul mercato

    Soldi, tanti soldi. 129 milioni di euro, circa il 25% rispetto ai 103 milioni della stagione 2017-2018. Il Milan ha iniziato il nuovo anno calcistico con il secondo monte ingaggi della Serie A alle spalle della Juventus, che guida la speciale classifica con i suoi 193,23 milioni. Higuain e il suo compenso di 9,5 milioni di euro netti a stagione hanno fatto alzare l'asticella, ma a pesare sul bilancio societario sono soprattutto gli stipendi di quei giocatori che alla causa rossonera hanno dato, nell'ultimo periodo, poco o nulla. Errori delle gestioni precedenti, delle scelte scellerate prima di Galliani poi della premiata ditta Fassone-Mirabelli, acquisti o rinnovi scriteriati che pesano sul presente e sul futuro.

    IN SCADENZA - L'idea di Leonardo e Maldini è quella di riportare il Milan in alto, di fare investimenti, con un occhio ai costi, nel pieno rispetto del fairplay finanziario. Per questo motivo, prima di tornare protagonisti sul mercato (a gennaio sono previsti nuovi innesti) vogliono risolvere alcune situazioni che si trascinano da tempo e trovare soluzioni per chi, al Milan, può dare poco. I primi a finire sotto osservazione sono i giocatori in scadenza nel 2019, ovvero Abate, Montolivo, Bertolacci, Mauri e Zapata, che ogni anno costano, al lordo, 20 milioni di euro

    PUNTI INTERROGATIVI - I prossimi mesi potrebbero essere decisivi anche per Borini, che ha un ingaggio da 2,5 milioni di euro netti a stagione, e per Halilovic, che a luglio ha trovato l'accordo sulla base di 1,5 milioni di euro all'anno, mentre non dovrebbero cambiare aria gli arrivi estivi targati Mirabelli, ovvero Reina (stipendio da 3 milioni di euro netti) e Strinic (2 milioni di euro).  Qualcosa, insomma, cambierà, qualcuno sarà messo all porta. Per il bene del Milan.

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