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Milan, c'è un dato che spiega rigori e vittorie. Per lo scudetto manca uno step
POSSESSO PALLA E... RIGORI - I numeri: in 20 giornate i rossoneri hanno avuto un possesso palla medio di 26 minuti e 36 secondi a partita. La Juventus, che comanda questa graduatoria, ha un possesso medio di 31'38'' a partita. Per quanto riguarda invece i km percorsi, quelli della squadra di Pioli sono in media 108,015. Al primo posto c'è l'Inter con 112,103. I dati, soprattutto quello relativo al possesso del pallone, indicano una spiccata propensione della squadra di Pioli a giocare in verticale, con ripartenze improvvise, veloci, imprevedibili ed efficaci. E chissà che anche da questo non dipenda l'elevato numero di rigori a favore (14), rispetto a chi è più macchinoso e arriva in area di rigore avversaria quando ormai le difese sono schierate.
CASA E TRASFERTA, CHE DIFFERENZA! - Un elemento aggiuntivo è quello che riguarda il rendimento in casa e in trasferta. Nel calcio in epoca Covid, con gli stadi chiusi al pubblico, in generale abbiamo assistito a una quasi equiparazione fra risultati in casa e in trasferta, con una netta riduzione del vantaggio del fattore campo. Ecco, il Milan in campionato è andato addirittura oltre a questa logica, con un rendimento molto migliore in trasferta (nove vittorie e un pareggio) che in casa (cinque vittorie, tre pareggi e due sconfitte). Anche questo dato crediamo che sia il risultato del tipo di gioco attuato dal Milan, più adatto alle trasferte, contro avversari che giocano in modo più propositivo (anche senza l'aiuto del pubblico di casa), scoprendosi, piuttosto che a San Siro, dove comunque la storia chiama il Milan a 'fare la partita'. Ecco, forse l'ultimo step da compiere per la capolista, sulla strada per lo scudetto, è proprio quello dell'atteggiamento da tenere nelle partite in casa, a partire da quella della prossima giornata con il Crotone.