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    Milan: ecco perché Prandelli è in pole

    Milan: ecco perché Prandelli è in pole

    Non è così spianata la strada che la prossima estate potrebbe riportare al Milan Clarence Seedorf, questa volta nelle vesti di successore di Massimiliano Allegri dopo aver vinto tutto da calciatore. Secondo quanto riferisce la stampa brasiliana, in particolare il quotidiano Terra, il Botafogo, la società in cui attualmente milita il campione olandese, non è così propensa ad accettare l'idea che il suo "testimonial" possa fare ritorno in Italia alla scadenza del suo contratto il prossimo 30 giugno 2014. La società carioca ha centrato anche grazie a Seedorf la qualificazione alla prossima Copa Libertadores e, dopo aver perso l'allenatore Oswaldo de Oliveira (passato al Santos), non vuole dare l'immagine di un gruppo in smobilitazione. Ecco perchè sarebbe in arrivo una ricca proposta di rinnovo contrattuale per provare a convincere il calciatore a prolungare la sua permanenza in Sudamerica.

    Difficile prevedere l'eventuale risposta dell'ex fantasista rossonero, che rimane molto legato alla famiglia Berlusconi e sarebbe uno dei tasselli principali del nuovo corso portato avanti da Barbara Berlusconi, ma che pretende garanzie sotto il profilo tecnico per affrontare la difficile avventura sulla panchina del Milan alla sua prima esperienza da tecnico. Solo con un mercato di alto profilo, Seedorf si sentirebbe tranquillo di accettare una proposta e non vivere fin dall'inizio con l'incubo del fallimento. Anche questo è uno dei motivi per cui nelle ultime ore sta riprendendo quota la candidatura di Cesare Prandelli, persona altrettanto gradita anche per il suo modo di porsi nella stanza dei bottoni milanista (ed è dei giorni scorso il pubblico elogio del ct della Nazionale nei confronti di Barbara), e più disposto a ripartire da una squadra di club senza pretese eccessive in sede di campagna acquisti e molto bravo a valorizzare i giovani. Un profilo che si sposa alla perfezione con l'imminente ingresso in società di un dirigente con le qualità del ds del Verona Sean Sogliano, il successore designato di Braida.

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