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Milan-Bruno Fernandes: Maldini, Mendes e la carta André Silva, storia di un affare sfumato
In Italia ha vestito le maglie di Novara, Udinese e Sampdoria, e il Milan, prima dell'approdo in Liguria, quando era in Friuli, aveva trattato il trequartista portoghese, che stava facendo intravedere, con discontinuità, il proprio talento. Al termine della stagione 2016/17, Bruno Fernandes lascia i blucerchiati e torna in patria, allo Sporting, e qui, il salto di qualità incredibile e definitivo: 14 gol il primo anno, 29 il secondo, 15 (in pochi mesi, vista la cessione a gennaio) il terzo. Un crescendo continuo che lo ha portato allo United per 80 milioni di euro. Prima, però, il Milan ci aveva riprovato.
Con un André Silva che faticava a trovare la propria dimensione, i rossoneri, nella figura di Paolo Maldini, avevano parlato con Jorge Mendes, procuratore dell'attuale centravanti dell'Eintracht, nell'estate del 2019. E per abbassare la richiesta dello Sporting da 60 milioni di euro (all'epoca) il Milan aveva pensato di inserire proprio il cartellino di André Silva. Milan che tante volte era stato a vedere partite dello Sporting, come nell'aprile del 2019, quando Bruno Fernandes condusse i suoi in finale di Coppa del Portogallo con un gol contro il Benfica. Niente di fatto, una storia che non ha trovato il suo compimento. E che domani li metterà di fronte, uno contro l'altro.