Milan, cedere Bonucci è il rimedio ai danni economici di Fassone e Mirabelli
La campagna acquisti acchiappa consensi dello scorso anno è stata un fallimento tecnico ed economico: malgrado i tentativi maldestri di alcuni media amici di negare la realtà, un po' come l'ultimo soldato che ancora lotta senza rendersi conto che la guerra è finita, e persa. Bonucci da salvatore della patria è quindi diventato il salvatore dei conti. Il Milan non può permettersi un ingaggio come il suo, esattamente come non può permettersi quello di Donnarumma. Non si può permettere l'inutilità di André Silva, di Rodriguez o di Kalinic.
Il paradosso è che 365 giorni dopo siamo ancora qua a dire che il Milan ripartirà dai Romagnoli, Bonaventura, Calabria, Cutrone e soprattutto Gattuso. La vecchia guardia, lo zoccolo duro di chi c'era già prima di questa farsa, dei milanisti veri e non per contratto. Pure dietro la scrivania rivedremo probabilmente Gandini e forse non solo lui. L'incubo di chi ha sputato nel piatto dove ha mangiato per anni sta diventando realtà, chissà cosa si inventeranno questi menestrelli pur di continuare a cantare. Ciò che conta però è che, almeno questa volta, non sia a discapito del Milan.