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    Milan, Bonucci a 40 milioni è un affare

    Milan, Bonucci a 40 milioni è un affare

    • Andrea Distaso
    "Con i prezzi che girano, Bonucci per 40 milioni di euro è un affarone per il Milan...". Chissà quante volte potremmo sentire questa frase negli ambienti del calciomercato, da addetti ai lavori o anche dal semplice tifoso che ai numeri dà peso fino ad un certo punto. E' innegabile che, a fronte delle cifre pagate dai principali club europei per mettere le mani sui difensori centrali più celebrati del momento, il passaggio di uno leader del club bianconero e della Nazionale ad una delle principali rivali sul fronte italiano per 40 milioni rappresenta un'operazione estremamente vantaggiosa per i rossoneri.

    CIFRE FOLLI - Prendendo in esame la sessione di mercato in corso, non mancano gli affari chiusi a operazioni iperpoliche; il Manchester United ha versato 35 milioni per lo svedese Lindelof, l'Everton si è aggiudicato il promettente centrale del Burnley Micheal Keane per 28,5 e l'Inter, pur trattandosi di un'operazione architettata per questioni di bilancio, si è impegnata per 35 milioni per l'ex sampdoriano Skriniar. E poi c'è l'ex romanista Rudiger che, dopo essere stato vicino all'Inter, si è accordato col Chelsea per una cifra complessiva di 39 milioni. Tutti calciatori giovani e di prospettiva, non campioni affermati come Bonucci, difensore tra i migliori in circolazione in Europa e leader tecnico, uno di quei giocatori in grado di cambiare una squadra.

    I FLOP DEL CITY - In epoca più o meno recente, abbiamo assistito alle maxi operazioni del Manchester City che ha provato, invano, a costruire una grande difesa con i 30,5 milioni di Mangala e addirittura i 55,6 per Stones, col primo bocciato dal campo, il secondo ancora acerbo a certi livelli. E cosa dire dell'argentino Otamendi che, dopo una stagione di altissimo livello, ha fruttato al Valencia qualcosa come 44,6 milioni, anche in questo caso con risultanti molto deludenti. Sull'altra sponda di Manchester, José Mourinho aveva iniziato la costruzione del suo reparto arretrato pagando 38 milioni di euro per l'ivoriano Bailly, campione d'Africa con la sua nazionale e letteralmente espoloso in Liga con la maglia del Villarreal.

    NAPOLI-MAKSIMOVIC - In un ipotetico elenco delle spese pazze per i centrali, come non citare i 41 milioni dell'Arsenal per il tedesco Mustafi, i 49,5 che il Paris Saint Germain spese nell'estate 2014 per David Luiz (rivenduto solo due anni dopo per 35 al Chelsea e pagato 7 milioni in più di un certo Thiago Silva) o i 35, con un solo anno di contratto ancora in essere, versati dal Bayern Monaco per strappare Hummels al Borussia Dortmund. Tornando infine alle cosa di casa nostra, il Napoli spera ancora che sia ripagata la spesa di 26 milioni per Maksimovic, mentre in uscita sono ancora agli annali le cessioni della Roma di Benatia prima, per 30 milioni al Bayern (altra operazione poco redditizia per i tedeschi) e di Marquinhos poi, al PSG per 31,5.
    Alla luce di questo, Bonucci per 40 milioni di euro è un affarone per il Milan. 
     

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