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Milan, Bonera: 'Ho avuto carta bianca negli allenamenti. Calhanoglu tiene a questa maglia, Rebic non è al 100%'
SULLA FEDE ROSSONERA: “Vengo da una famiglia di appassionati di calcio e sono milanista per un amico di famiglia. Venni a occhi chiusi nel 2006 perché era un sogno che ogni bambino ha. Da lì è iniziato il mio percorso”.
SUL TORNARE A NAPOLI DOPO IL SUCCESSO DEL 2010: "Ricordo con affetto le vittorie, era una partita difficile, vincemmo, poi sappiamo tutti com'è finita. Sono molto contento di tornare a Napoli e ritrovare Rino come avversario".
SULLE INSIDIE DELLA PARTITA: “Non mi formalizzerei troppo sull’importanza. Tutte sono importanti. Non lo vedo come un esame finale. Credo nella responsabilità della squadra. È solo un piccolo tassello”.
SUL RAPPORTO CON GATTUSO: "E' stato un amico in campo e continua ad esserlo fuori, ci sarà spazio dopo la partita per un saluto affettuoso".
SULLA CONDUZIONE DEGLI ALLENAMENTI: “Sono in stretto contatto col mister. Fin dall’inizio abbiamo avuto grande supporto tecnologico. Nella conduzione degli allenamenti comunque ho avuto carta bianca”.
SULLA GESTIONE DELLA PARTITA CON PIOLI: "Ne abbiamo parlato col mister, crediamo che si possa creare confusione. Abbiamo pensato di fare una riunione pre gara, poi se ci saranno cose importanti faremo un check a fine primo tempo".
SULLO STATO DI FORMA DEL GRUPPO: “Buono, se non ottimo. Anche chi è arrivato tardi si è presentato per fare terapie. Tutti bene, eccetto Leao che ha avuto un problema, rivalutato tra 10 giorni. Gli altri tutti disponibili”.
SULLA SUA IDEA DI CALCIO: "Sono stato indirizzato in quello che mi è stato insegnato e sto apprendendo con mister Pioli, mi trovo sulla stessa lunghezza d'onda ed è quello il calcio che mi piace".
SU CHI HA PIU' PRESSIONE TRA BONERA E I GIOCATORI: “La pressione la sento da sempre, ce l’avrò io come i giocatori. Devono fare ciò che hanno fatto finora. Siamo contenti".
SOSTA IMPORTANTE PER IL MILAN: "Si arrivava da un tour de force importante, anche a livello mentale i giocatori hanno potuto staccare, ma sono stati quasi tutti impegnati in nazionale. C'era un clima più disteso".
SU REBIC: “È un giocatore importante. Deve avere una buona condizione. Ha caratteristiche che richiedono che sia veloce e potente. Sappiamo che non è al 100%, ma sappiamo essere importante. L’infortunio di Leao non ci voleva, ma abbiamo soluzioni”.
SU IBRAHIMOVIC: “Gli impegni ravvicinati sono un carico di lavoro importante. Lui aveva bisogno di staccare, forse anche mentalmente. Però si è presentato come sempre da capogruppo. La squadra è cresciuta però in tutti i suoi elementi per responsabilità e senso del lavoro. È entrato nella testa dei giocatori cosa vuol dire fare i professionisti”.
SULLA FASE DIFENSIVA SUI CALCI PIAZZATI: "Non abbiamo avuto troppo tempo per lavorarci, valuteremo oggi se ci sarà qualche cambiamento".
SU KESSIE RIGORISTA: "Lo ha detto Ibra, alzo le mani, se lo ha detto lui sarà Franck".
SU UN CALHANOGLU DISTRATTO DAL RINNOVO: “Siamo contentissimi del rendimento di Calhanoglu. In una stagione un giocatore può avere una partita più o meno positiva. Il nostro giudizio non cambia. Sotto l’aspetto contrattuale non voglio entrare nel merito, ma ha fatto capire ieri che tiene a questa maglia”.
SU ROMAGNOLI: “È il nostro capitano, siamo davvero contenti. Fa sempre tanto per la squadra, anche fuori dal campo. Errori e momenti meno positivi fanno parte della crescita. Non vedo un problema”.
SULL'ASSENZA DI PIOLI COME UN PROBLEMA: "Il fatto che ci sia io e non l'allenatore cambia poco, non sarò solo, i giocatori daranno sempre il massimo".
SULLE SENSAZIONI DELLA VIGILIA: "L'allenamento di ieri ci è piaciuto, da quel punto di vista siamo preparati e fiduciosi".
SUL PARALLELISMO CON EVANI IN NAZIONALE: "Non ci ho pensato ma è un bello spunto interessante, mi accontenterei di vincere la prima. Voglio fare i complimenti a Mancini, è riuscito a coordinare tutto lo staff da lontano".