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Milan, Bonaventura: 'Sapevo sarei tornato, che liberazione segnare! Europeo? A giugno non ho impegni...'
SE HA PENSATO DI NON TORNARE - "L'ho pensato più di una volta. Pensavo: 'chissà se ce la farò a tornare a giocare, a scattar come prima'. Avevo fiduca, sapevo che ce l'avrei fatta. Aiutati che Dio ti aiuta, io ci ho messo del mio. In quel periodo vivevo alla giornata, mi dava fastidio vedere gli altri giocare. Stare a casa è stata dura, per il resto volevo allenarmi bene. Ho pensato a viverla in modo positivo".
SUL GOL AL NAPOLI - "Volevo risentire San Siro esultare, è stata una liberazione. Avevo un po' di rabbia perchè non giocavo molto, ma mi sentivo bene. C'è stata emozione".
SE SI SENTE LEADER - "Penso che un leader venga eletto dal gruppo, non è uno a proclamarsi leader. Io cerco di fare il meglio e dare il massimo. La qualità che mi ha aiutato è stata la perseveranza, se si lavora con passione e amore, qualcosa di buono viene sempre fuori".
SULLA SFIDA DI DOMENICA - "Bergamo è una città che mi fa emozionare. Ci sono stato per tanti anni, ero giovani. Ho passato anni bellissimi, tornare lì è speciale. Sono contento che l'Atalanta sia una realtà importante del calcio italiano".
SULL'EUROPEO - "A giugno sono libero, non ho preso impegni e cercherò di fare il mio meglio con il Milan. La nazionale è un sogno, spero faccia un grande europeo. Vorrei partecipare, ma prima penso a lavorare per la squadra".