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Milan, Boban: 'Non abbiamo la bacchetta magica. Spalletti un grande, ma Pioli non è una seconda scelta'
SPALLETTI E PIOLI - Dal lavoro dirigenziale alle scelte, ultima quella di esonerare Marco Giampaolo e affidare la panchina a Stefano Pioli, dopo aver corteggiato Luciano Spalletti: "Pioli era la soluzione migliore sul mercato, non è una seconda scelta. Abbiamo valutato due situazioni. Spalletti è un grande tecnico ma questo non vuol dire che Pioli sia una seconda scelta. E infatti non lo è. Pioli è un uomo forte, ha buone idee di calcio, è subentrato tante volte facendo bene. Normalizzatore? Non direi. È un pragmatico, anche per questo riesce a prendere squadre in corsa raggiungendo buoni risultati. Adesso sta studiando i giocatori. Ripartiamo da un allenatore esperto che farà le sue valutazioni. Molti giocatori cresceranno".
GIAMPAOLO - Capitolo Giampaolo e i motivi che hanno portato all'esonero: "L’importante è che il sistema funzioni, ma se non funziona che cosa si deve fare? Non ha funzionato e dispiace. Ci siamo lasciati in maniera normale, con eleganza direi. E’ una bravissima persona. Nel mondo del calcio succedono queste cose. Giampaolo è bravo, ma abbiamo scelto di cambiare tutti insieme per il bene del Milan. Noi abbiamo guardato il prodotto: il campo decide e infatti ha deciso. Provato a imporre la formazione a Giampaolo? Sono sciocchezze. Confrontarsi e avere opinioni diverse è normale, ma io e Maldini non ci siamo mai permessi e mai ci permetteremo di fare cose del genere. Il rispetto dei ruoli è sacro. Visioni diverse con Maldini su Giampaolo? Ma per favore...".
MERCATO - Possibili investimenti sul mercato di gennaio? "Di questo non abbiamo proprio parlato - spiega Boban alla Gazzetta - Non è il momento, quando lo sarà faremo le valutazioni con l'allenatore e vedremo".
CRITICHE - Ultimo appunto sulla pioggia di critiche ricevute da Boban e Maldini: "Non ogni giorno è il giorno migliore. Il calcio è così, ognuno può dire quello che vuole. Né Paolo né io ci siamo mai sottratti alle responsabilità. E non lo faremo neanche ora. Proveremo a fare un buon lavoro e se non ci riusciremo magari verrà qualcuno più bravo di noi".