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    ​Milan: bilancio in rosso, ma la mano di Gazidis si nota. Tutti i numeri che fanno ben sperare Elliott

    ​Milan: bilancio in rosso, ma la mano di Gazidis si nota. Tutti i numeri che fanno ben sperare Elliott

    • Luca Fazzini
    "Il Consiglio d'Amministrazione di AC Milan ha approvato il progetto di Bilancio per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2020. [...] Un esercizio che ha registrato una perdita netta di circa 195 milioni di Euro". Recita così il comunicato diffuso nei giorni scorsi dal Milan: i numeri parlano chiaro, la perdita è record e il bilancio profondamente in rosso. Colpa, inevitabilmente, della pandemia e del devastante impatto economico su tutto il mondo, calcistico e non solo. I mancati ricavi dallo stadio, la chiusura di store e museo, l'esclusione dall'Europa League: elementi che si sono pesantemente abbattuti sulle casse rossonere. Eppure nel comunicato si legge anche: "i risultati dell'esercizio approvato possono considerarsi significativamente migliorati e in linea con le aspettative del Club, impegnato verso la conformità al FFP. Una Società delle dimensioni del Milan richiede tempo per trasformarsi, ma Club e proprietà sono uniti nella fiducia per il positivo percorso intrapreso".

    OCCHIO AI COSTI - Eh già, il percorso era e resta lungo. Ma i primi risultati si vedono. A partire dalle spese, decisamente ridotte nelle ultime stagioni. Dai 194 milioni del 2017-2018, con la folle sessione di mercato della coppia Fassone-Mirabelli, ai 22,98 di quest'anno atipico, caratterizzato da qualche prestito secco e da formule ingegnose (leggasi trattativa per Tonali). Lo stesso vale per le entrate, dove il diktat fondamentale è sempre stato uno: no plusvalenze. Ecco dunque che i 55 milioni di euro di quest'anno, seppur inferiori alle cifre delle ultime due stagioni, assumono un sapore particolare se si pensa alle ricche cessioni di flop come Piatek, Paquetà e Suso. E poi il monte ingaggi, uno dei punti chiave nella politica di riduzione dei costi attuata da Gazidis: nel 2017-2018 il totale era di 111 milioni lordi (dati Gazzetta dello Sport), salito addirittura a 140 l'anno dopo (leader Higuain con 9,5 annui). Quest'anno, invece, il tetto è fermo a 90, nonostante i 7 milioni netti da corrispondere a Ibrahimovic

    E IN CAMPO... - Dopo il lato economico, ecco quello di campo. A partire dall'età media, un tema sul quale Elliott ha spesso spinto per giocatori giovani e di prospettiva. Milan quasi sempre primo nei dati degli ultimi anni: in quest'avvio di campionato, la squadra scesa in campo ha avuto un'età media di 23,3 anni. Nessun stravolgimento, inoltre, nel valore della rosa: quattro anni fa, dati Transfermarkt, era di 406,78 milioni, oggi è di 409,90 milioni ed è destinato a salire notevolmente. Sì, ma il campo? L'impressione è che il Milan sia in costante ascesa: dal sesto posto di tre anni fa al quinto di due anni fa, con una Champions League sfuggita per un punto a dieci minuti dal termine. L'anno scorso un nuovo sesto posto, frutto del disastroso avvio targato Giampaolo e della rimonta firmata Pioli. Un Pioli che, ora, arriva al derby da capolista e sogna in grande puntando alla Champions. Risultati, ricavi: la strada del Milan è ancora lunga, ma i primi frutti si vedono

    TUTTI I NUMERI

    Stagione 2017-2018

    Uscite: 194 milioni
    Entrate: 34 milioni
    Ingaggi: 111 milioni lordi
    Valore rosa: 406,78 milioni
    Età media: 24,9 

    Stagione 2018-2019

    Uscite: 187 milioni
    Entrate: 84 milioni
    Ingaggi: 140 milioni lordi
    Valore rosa: 578,48 milioni
    Età media: 24,7 

    Stagione 2019-2020

    Uscite: 104 milioni
    Entrate: 60 milioni
    Ingaggi: 115 milioni lordi
    Valore rosa: 404,33 milioni
    Età media: 24,7 

    Stagione 2020-2021

    Uscite: 22,98 milioni
    Entrate: 55 milioni
    Ingaggi: 90 milioni lordi
    Valore rosa: 409,90 milioni
    Età media: 24,8 

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