Milan: Berlusconi ha deciso, via Allegri
Chissà se anche Enrico Letta, nuovo presidente del Consiglio incaricato, ma da sempre presidente del Milan club Montecitorio chiederà, magari nei primi colloqui con Silvio Berlusconi, dopo il suo ritorno dagli Stati Uniti, quale sarà il nuovo allenatore della squadra del cuore. E' già capitato che proprio nelle aule di Roma o nelle piazze, come è avvenuto per l'addio di Shevchenko, il presidente rossonero abbia rivelato le sue intenzioni sul mercato, ed anche martedì è trapelata sempre da Roma la voce che Silvio Berlusconi abbia confidato il suo scetticismo e i suoi dubbi su Allegri.
Quindi situazione nebulosa perché anche in caso di conquista del terzo posto ci potrebbe essere una ribaltamento clamoroso di situazione, con Allegri che chiederà la rescisione del contratto. Ed allora in questo periodo di toto-nomi o toto-nomine ci proviamo partendo da una scelta che complicherebbe ancor di più ogni decisione. Infatti non credendo che possa essere Spalletti dal costo troppo elevato. Potrebbe essere come già anticipato Cesare Prandelli il tecnico rossonero, ma dal giugno 2014.
Allora chi accetterebbe di guidare una squadra, per un solo anno, con i giocatori consci che ci sarebbe in ogni caso un cambiamento a fine stagione qualsiasi sia il loro rendimento? In questo caso solo due nomi: o Seedorf, assistito da Tassotti, con tutti gli interrogativi del caso, ma si conosce bene il rapporto preferenziale fra l'olandese e il presidente. O Marco van Basten, un'altra icona per il dirigente numero del club milanista, sempre in coppa con Tassotti. Un van Basten che sta guidando in uno splendido finale di campionato il suo Heerneven dopo un inzio disatroso, proprio come Allegri.
