Milan, Berlusconi-Allegri| E' stato colpo di fulmine
E’ stato, così sembra, amore (calcistico) a prima vista. Silvio Berlusconi e Massimiliano Allegri si sono piaciuti subito (parlando più che di Milan di calcio e tattiche in generale, fra battute e divertenti aneddoti) facendo la reciproca conoscenza ieri a pranzo.
Al primo contatto. Il nuovo ( manca solo l’ufficialità che dovrebbe essere certificata nelle prossime 48 ore) allenatore milanista ha varcato ieri alle ore 12,40 i cancelli di Villa San Martino di Arcore, lo storico quartier generale del presidente rossonero, accompagnato dall’ad Galliani, il suo principale sponsor (incoraggiato dal manager Davide Lippi, amico di Allegri) che ha alimentato la nuova avventura del tecnico livornese. Berlusconi è giunto ad Arcore circa un’ora dopo, in elicottero, proveniente da Roma (via Linate). L’incontro è durato tre ore abbondanti in perfetta sintonia e con grande cordialità. Galliani e Allegri hanno poi lasciato Villa San Martino senza fermarsi davanti ai cronisti in attesa. Pochi, a dire il vero, fuori dai cancelli sorvegliatissimi dai Carabinieri in servizio permanente davanti a una delle residenze più strategiche del Premier. Zero i tifosi, invece, perchè, in effetti, l’arrivo di Allegri per il momento non sta certo entusiasmando il deluso e fatalista popolo milanista. L’incontro con Berlusconi, come detto, è stato più che positivo. Ma restano da definire alcuni dettagli e, comunque, l’annuncio di Massimiliano Allegri «incoronato » nono allenatore dell’epopea berlusconiana (il quinto italiano), non poteva essere dato ieri in concomitanza con la finale di Champions League con l’Inter protagonista che avrebbe mediaticamente depotenziato il primo atto della rinascita rossonera del dopo- Leonardo. Allegri verrà gratificato da un contratto biennale ( circa un milione di euro l’ingaggio, esclusi gli eventuali premi) ma i dettagli ancora in discussione non sono di poco conto nell’economia professionale del neo- tecnico milanista. Il quale, quasi certamente, dovrà ricollocare diversamente due dei tre suoi più stretti collaboratori.