Milan, avanti con lo stadio a San Donato. E Scaroni scrive a Fontana
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SI CERCA IL VIA LIBERA - La priorità dei rossoneri resta la realizzazione del nuovo impianto nella cittadina alle porte di Milano. Gli atti amministrativi conseguenti lo dimostrano, l'interlocuzione tra il Milan e Squeri prosegue serrata. Il sindaco di San Donato, dopo il pressing rossonero, è pronto a chiedere al governatore della Lombardia Fontana di promuovere un accordo di programma finalizzato a ottenere il via libera per l’edificazione del nuovo stadio da 70 mila posti e degli altri immobili previsti nel progetto nell’area limitrofa: un albergo, ristoranti, uffici, uno store del Milan, un museo della squadra rossonera, una grande piazza e un auditorium. Prima di procedere con l’accordo di programma - scrive Il Giorno - è necessaria l’approvazione di alcune varianti urbanistiche relative all’area.
'FERMO INTENDIMENTO' - Il presidente rossonero Paolo Scaroni ha auspicato con Squeri e con una lettera indirizzata a Fontana che il percorso amministrativo dei due enti locali approfondisca in tempi rapidi ogni opportuna tematica e consenta alla società di dar luogo all’investimento pianificato. Nella lettera si legge quanto anticipato, 'c'è il fermo intendimento di perseguire l’obiettivo di edificare un nuovo stadio nell’area San Francesco del Comune di San Donato Milanese'.
MEAZZA RISTRUTTURATO - Scendono le quotazioni di una ristrutturazione del Meazza: I vertici della società rossoneri lo scorso 8 marzo si sono seduti al tavolo con Comune, Inter e Webuild, il momento della verità è fissato per giugno, quando verrà presentato il progetto. Solo tra due mesi circa - scrive Il Giorno - si capirà se un ammodernamento dello stadio è possibile senza costringere Milan e Inter a traslocare.