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Milan, Antonelli lancia la sfida alla Juve: 'Scudetto? Noi ci proviamo'
SULLO STATO DI FORMA: "Ho tanta voglia di riprendere. Ci tengo a questa maglia, è sempre stato il mio sogno fin da piccolo indossare questi colori e farò di tutto per giocare con maggior continuità".
SULLA NAZIONALE: "Io sono il più vecchio tra gli Azzurri: Abate, Romagnoli, De Sciglio, lo stesso Paletta possono essere considerati il futuro della Nazionale".
SUL CALENDARIO FAVOREVOLE: "Dobbiamo essere bravi a pensare partita dopo partita. Ora testa al Crotone, poi avremo Roma e Atalanta che sono squadre in un buon momento ed infine ci sarà l'importante impegno di fine dicembre in Supercoppa. Ci teniamo a portare a casa questa competizione anche perché sono diversi anni che il Milan non vince un trofeo: la sfida contro la Juve non sarà semplice, ma batterli regala sempre sensazioni speciali".
SUL SOGNO SCUDETTO: "Speravamo di essere in questa posizione di classifica in questa fase dell'anno. Diciamo che stiamo raccogliendo i frutti del lavoro iniziato a luglio. Rimaniamo con i piedi per terra consapevoli che siamo a quattro punti dalla Juve, quindi nulla è precluso. Per lo meno ci proveremo".
SULLA GARA CON IL CROTONE: "Ci stiamo abituando all'orario della sfida di domenica. Tutto questo non cambia il nostro obiettivo: dobbiamo portare a casa i tre punti. Loro sono una squadra in salute che ha raccolto molti punti nelle ultime partite, quindi sarà un avversario difficile da affrontare. Dovremo giocare da Milan per ottenere i tre punti".
SU SUSO E LAPADULA: "Suso è bravissimo perché è in grado di non darti punti di riferimento, può andare sia a destra che a sinistra. È un giocatore tecnicamente molto forte quindi il più delle volte va fermato con le cattive (ride, ndr). Lapadula? Si è inserito molto rapidamente. Oltre ad essere un giocatore importante è anche un ragazzo d'oro. Ha grande voglia e fame, poi ha giocato poco e ha segnato tanti gol quindi merita di giocare. I risultati aiutano ad essere tutti più felici, però è vero che il fatto di avere un numero elevato di italiani agevola la coesione del gruppo".