Milan:| Anima con il Tricolore
12 Dicembre 2010, Stadio Dall'Ara. In campo Bologna e Milan. Nella formazione rossonera, nell'era della comunicazione e del calcio globali, otto undicesimi erano assolutamente e rigorosamente italiani. Il portiere, Christian Abbiati; i difensori, Ignazio Abate, Alessandro Nesta, Daniele Bonera e Gianluca Zambrotta; i centrocampisti, Massimo Ambrosini, Rino Gattuso e Andrea Pirlo. Altre volte in questa stessa annata, tre per la precisione (Milan-Auxerre, Real Madrid-Milan e Milan-Brescia), gli italiani nella formazione di partenza sono stati sette. Molte altre volte in questa stagione, in 20 partite ufficiali, erano italiani sei undicesimi, più del cinquanta per cento.
Il Milan si guarda dentro e si scopre tricolore. Una bellissima sensazione, nell'immediata vigilia del 150' Anniversario dell'Unità d'Italia. Un presente italiano, radici italiane. Nell'Italia Campione del Mondo a Berlino del 2006, la partecipazione attiva, da protagonisti, alla conquista del titolo c'è stata da parte di ben cinque milanisti: Andrea Pirlo, Rino Gattuso, Alessandro Nesta. Alberto Gilardino e Filippo Inzaghi. Nel Milan di oggi è rossonero Antonio Cassano, un importante punto di riferimento della Nazionale, così come lo è stato a sua volta, con numerosissime presenze, lo stesso Zambrotta. Per non parlare di Franco Baresi, capitano azzurro nella Finale Mondiale del 1994 a Pasadena-Los Angeles.
I capitani del Milan che hanno alzato ai cieli d'Europa le 7 Coppe dei Campioni del Milan, sono stati tutti e solo italiani: Cesare Maldini nel 1963, Gianni Rivera nel 1969, Franco Baresi nel 1989 e nel 1990, Mauro Tassotti nel 1994, Paolo Maldini nel 2003 e nel 2007.
Il Milan è nato il 16 Dicembre 1899, nel centro di Milano, in via Berchet, ad un isolato dal Duomo, trentotto anni dopo la proclamazione di Vittorio Emanuele II re d'Italia. Fra i suoi dirigenti, molti dei quali inglesi, c'era Piero Pirelli e fra i suoi giocatori Antonio Dubini, Attilio Formenti, Lorenzo Torretta e Guido Valerio. Sono i nomi della Storia. Il cui testimone, attraverso Renzo De Vecchi e Umberto Trabattoni, Andrea Rizzoli e Giovanni Trapattoni, è arrivato a Silvio Berlusconi, il presidente per più anni in carica e con più vittorie dell'intera storia rossonera, e all'attuale capitano Massimo Ambrosini.
