Milan, anche il centrocampo si scopre corto: Anguissa e Soumaré tornano in agenda. L'idea Renato Sanches...
Da una parte c'è la necessità del Milan di rimpinguare un organico riscopertosi improvvisamente al limite per continuare a coltivare le ambizioni di altissima classifica, dall'altra le occasioni che il pur complicato mercato di gennaio può mettere sul piatto. La riapertura ufficiale delle trattative si avvicina e Maldini e Massara non vogliono farsi trovare impreparati, perché le ultime partite hanno messo in evidenza che, oltre all'obiettivo dichiarato di un nuovo difensore centrale, anche gli altri reparti meriterebbero qualche valutazione. Tra questi, un centrocampo attualmente orfano di Bennacer.
CENTROCAMPO AL LIMITE - I continui problemi muscolari dell'algerino nelle ultime settimane e l'ultima ricaduta accusata in occasione del match contro il Parma hanno ridotto a due le opzioni disponibili per Stefano Pioli (che nella conferenza stampa di oggi a un intervento sul mercato), dopo aver preso atto che Krunic da mediano non riesce lontanamente a garantire la continuità di rendimento di Kessie e stare al passo della progressiva crescita di Tonali. Lo stesso ivoriano, costretto a fare gli straordinari per i ripetuti ko di Bennacer, sta iniziando a dare qualche fisiologico segnale di cedimento e per la second parte della stagione si pone dunque il dubbio di avere un numero sufficiente di calciatori per far fronti ai numerosi impegni spalmati tra campionato, Coppa Italia ed Europa League.
PISTE ANTICHE - Ecco dunque che il mercato può venire in soccorso dei rossoneri, tornando a battere magari alcune delle piste seguite nei mesi scorsi e poi non concretizzatesi, in parte per mancanza di liquidità e in parte per la decisione di puntare ancora su Krunic. Che dopo le ultime deludenti apparizioni potrebbe essere considerato un po' meno indispensabile. André Zambo Anguissa, centrocampista classe '95 del Fulham, e il mediano classe '99 del Lille Boubakary Soumaré sono due nomi che possono tornare prepotentemente nell'agenda rossonera. Da seguire in particolare la situazione in casa Lille, dove i mancati introiti da stadio a causa del Covid e l'uscita di scena del gruppo Mediapro ha fatto saltare l'ingresso di risorse vitali per il bilancio del club francese.
IL TESORO DEL LILLE - Entrato in una crisi economica profonda, è reduce da un freschissimo nuovo cambio di proprietà, che dovrebbe prevedere alcune cessioni dolorose per rimettere in sesto le cose. Soumaré, già trattato dal Milan la scorsa estate (con una formula simile a quella utilizzata per Tonali, prestito con obbligo di riscatto), è in scadenza di contratto nel 2022 e non ha trovato tanto spazio in questa stagione agli ordini di Galtier. Le condizioni rispetto a settembre sono cambiate e non è detto che stavolta il Lille non possa scendere a più miti consigli. E' stata un'idea in passato, su suggerimento di Jorge Mendes, anche quel Renato Sanches che è letteralmente rinato nel nord del Francia e che proprio contro il Milan fu autore di una prova da urlo nello 0-3 incassato dai rossoneri a San Siro in Europa League. La stampa transalpina è convinto che il sacrificato di lusso a gennaio per fare cassa sarà proprio lui, ma la sensazione è che il Lille punti a piazzarlo in Premier League per monetizzare al meglio.
CENTROCAMPO AL LIMITE - I continui problemi muscolari dell'algerino nelle ultime settimane e l'ultima ricaduta accusata in occasione del match contro il Parma hanno ridotto a due le opzioni disponibili per Stefano Pioli (che nella conferenza stampa di oggi a un intervento sul mercato), dopo aver preso atto che Krunic da mediano non riesce lontanamente a garantire la continuità di rendimento di Kessie e stare al passo della progressiva crescita di Tonali. Lo stesso ivoriano, costretto a fare gli straordinari per i ripetuti ko di Bennacer, sta iniziando a dare qualche fisiologico segnale di cedimento e per la second parte della stagione si pone dunque il dubbio di avere un numero sufficiente di calciatori per far fronti ai numerosi impegni spalmati tra campionato, Coppa Italia ed Europa League.
PISTE ANTICHE - Ecco dunque che il mercato può venire in soccorso dei rossoneri, tornando a battere magari alcune delle piste seguite nei mesi scorsi e poi non concretizzatesi, in parte per mancanza di liquidità e in parte per la decisione di puntare ancora su Krunic. Che dopo le ultime deludenti apparizioni potrebbe essere considerato un po' meno indispensabile. André Zambo Anguissa, centrocampista classe '95 del Fulham, e il mediano classe '99 del Lille Boubakary Soumaré sono due nomi che possono tornare prepotentemente nell'agenda rossonera. Da seguire in particolare la situazione in casa Lille, dove i mancati introiti da stadio a causa del Covid e l'uscita di scena del gruppo Mediapro ha fatto saltare l'ingresso di risorse vitali per il bilancio del club francese.
IL TESORO DEL LILLE - Entrato in una crisi economica profonda, è reduce da un freschissimo nuovo cambio di proprietà, che dovrebbe prevedere alcune cessioni dolorose per rimettere in sesto le cose. Soumaré, già trattato dal Milan la scorsa estate (con una formula simile a quella utilizzata per Tonali, prestito con obbligo di riscatto), è in scadenza di contratto nel 2022 e non ha trovato tanto spazio in questa stagione agli ordini di Galtier. Le condizioni rispetto a settembre sono cambiate e non è detto che stavolta il Lille non possa scendere a più miti consigli. E' stata un'idea in passato, su suggerimento di Jorge Mendes, anche quel Renato Sanches che è letteralmente rinato nel nord del Francia e che proprio contro il Milan fu autore di una prova da urlo nello 0-3 incassato dai rossoneri a San Siro in Europa League. La stampa transalpina è convinto che il sacrificato di lusso a gennaio per fare cassa sarà proprio lui, ma la sensazione è che il Lille punti a piazzarlo in Premier League per monetizzare al meglio.