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    Allegri, un allenatore sotto attacco (del fuoco amico di Berlusconi)

    Allegri, un allenatore sotto attacco (del fuoco amico di Berlusconi)

    Ha un contratto in scadenza nel 2014, che nel calcio non vale nessuna certezza. Soprattutto se l'accordo è con il Milan, una squadra  abituata a pensare in grande. Massimiliano Allegri non è più un dead man walking, come qualche mese fa, ma il suo futuro sulla panchina rossonera, nonostante i risultati delle ultime settimane e le rassicurazioni di Adriano Galliani, resta in bilico. Il tecnico livornese non è mai stato accettato pienamente da Berlusconi che in questi tre anni non ha mai lesinato punzecchiature, battute e critiche. Nel progetto del patron rossonero, infatti, c'è la volontà di riaffidare "il Milan ai milanisti", ecco perchè in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League, Allegri farà sicuramente la valigia.

    Per prendere il suo posto, ci sono già candidature forti, nemmeno tanto celate. A partire da Van Basten, che non ha escluso un approdo sulla panchina rossonera: "Dove vorrei allenare? Sicuramente nel Milan, dove conosco la società e ho un buon feeling con tutto l'ambiente". Stesso sogno per Donadoni, che questa sera affronterà il Diavolo con il Parma: "Allenare il Milan? Chi non lo vorrebbe". Allegri è avvisato.

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